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Calabria Lavoro non bada a spese

CATANZARO Avranno da lavorare parecchio i funzionari incaricati dal governatore Mario Oliverio con il preciso mandato di fare luce su quanto è avvenuto finora nella miriade di enti sub-regionali. B…

Pubblicato il: 31/12/2014 – 13:35
Calabria Lavoro non bada a spese

CATANZARO Avranno da lavorare parecchio i funzionari incaricati dal governatore Mario Oliverio con il preciso mandato di fare luce su quanto è avvenuto finora nella miriade di enti sub-regionali. Basta guardare, per esempio, a quanto è successo negli ultimi mesi all’interno di “Calabria Lavoro”, la società in house della Regione Calabria con il compito di favorire il reinserimento lavorativo e incrementare l’incontro tra domanda e offerta di occupazione. Il commissario dell’ente, Pasquale Melissari, in carica senza soluzione di continuità dall’agosto del 2010, non è andato molto per il sottile quando si è trattato di distribuire incarichi, consulenze e premi di produttività. Non lo ha fatto nemmeno con se stesso quando si è trattato di (auto)riconoscersi l’indennità di risultato attraverso un escamotage (la giunta regionale ha approvato il rendiconto, ergo Melissari ritiene che «è stato riconosciuto il pieno raggiungimento degli obiettivi»): 40mila euro solo per il 2012. 

E tali pratiche si sono ripetute anche nelle settimane che hanno preceduto il voto per il rinnovo del consiglio regionale. Qualche esempio: il 3 ottobre Melissari controfirma undici contratti di collaborazione per «assistenza tecnica nell’ambito della procedura di utilizzo dei soggetti percettori di ammortizzatori sociali in deroga da parte di enti pubblici e privati». I soggetti interessati hanno dovuto prestare la loro opera per 30 giorni nel periodo compreso tra il 7 ottobre e il 31 dicembre. Costo complessivo dell’operazione: 40.260 euro. Altra consulenza, sempre per gli obiettivi prima illustrati, è stata affidata il 22 novembre (si badi bene: il giorno prima del ritorno alle urne dei calabresi). Il costo per l’ente? Poco meno di 2000 euro. 

Tra le passioni del commissario Melissari c’è sicuramente la comunicazione. E per questo motivo non ha mai badato a spese quando si è trattato di promuovere adeguatamente l’immagine e le attività portate avanti nel corso di questi anni. È successo in passato quando il commissario si è dotato di un portavoce, e si è ripetuto nei mesi scorsi quando il capo di “Calabria Lavoro” ha affidato un giovane pubblicista reggino, il compito di addetto stampa della società in house. Il giornalista è riuscito a portare a casa 4200 euro per trenta giorni di lavoro nell’arco di tempo ricompreso tra il 10 aprile e il 31 agosto. E ancora: come non ricordare, sempre in tema di comunicazione, i 3600 euro destinati (sempre per affidamento diretto) al quotidiano salentino on line www.ilgazzettiere.it? L’abbonamento, stipulato nel maggio 2012 e rinnovato l’anno successivo, aveva la durata di dodici mesi. L’obiettivo? Assicurare al portale web di “Calabria Lavoro” «informazioni su fisco, lavoro, tributi e politiche economiche». 

Si potrebbe continuare ancora per molto, basterebbe citare l’incarico affidato a un esperto informatico (costo 2100 euro per un mese di lavoro) per il progetto «Work Training – Inserimento e reinserimento lavorativo di soggetti disoccupati e inoccupati». Ciò che sorprende, in buona sostanza, è il continuo ricorso a professionalità esterne.

Tuttavia, tutto si può dire, tranne che il lavoro di Melissari non sia stato finora apprezzato dalla politica calabrese. L’anno scorso, sempre su volere della giunta regionale di centrodestra, è stato nominato commissario anche di Fondazione Field. In prima battuta la reggenza della società in house era stata affidata a un dirigente regionale, dopo il crac sancito dall’evaporazione del capitale sociale, transitato dai conti di Field su quelli di Mimmo Barile, ex presidente molto vicino ai vertici del centrodestra bruzio. Field, nella ristrutturazione voluta dalla maggioranza, è passata sotto il controllo diretto di “Calabria Lavoro”. E l’ex governatore Peppe Scopelliti, more solito, ha scelto di rivolgersi a un fedelissimo e velocizzare l’iter, unifcando di fatto compiti e funzioni dei due enti subregionali.

Con quali risultati, adesso, dovranno accertarlo i burocrati incaricati dal presidente Oliverio. 

Antonio Ricchio

a.ricchio@corrierecal.it

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