BRUXELLES «A pochi giorni dalla prima e tardiva riunione del consiglio regionale è necessario informare i cittadini sul concreto rischio di revoca del pagamento dei fondi europei Fesr 2007-2013. L’intervento immediato della Regione Calabria è un atto dovuto». Lo afferma, in una nota, la parlamentare europea del movimento 5Stelle Laura Ferrara.
«Non è più il tempo dello scaricabarile da parte della classe politica calabrese – aggiunge – come movimento 5Stelle abbiamo il dovere di sollecitare chi è stato delegato dai cittadini per governare la nostra regione e informare affinché tutti abbiano la coscienza dell’impellente necessità di intervento in merito alla gestione dei fondi europei con la fredda consapevolezza della realtà dei fatti, ovverosia che il pagamento dei fondi europei Fesr 2007-2013, dal 20 gennaio 2012, è tuttora sospeso a causa di irregolarità relative alla gestione e al controllo del programma pertanto l’erogazione dei fondi non riprenderà fino a che la Commissione europea non avrà ricevuto conferma del corretto funzionamento del sistema di gestione e di controllo del programma e dell’avvenuta applicazione delle indispensabili rettifiche finanziarie relative alle irregolarità, una triste realtà di cui, chissà come mai, pochi cittadini sono al corrente.
Ma non è tutto. L’urgenza del mio intervento deriva dalla circostanza per cui la Commissione Europea non è stata informata delle modifiche relative al cambio dell’autorità di gestione dei fondi e ciò costituisce una violazione dell’articolo 22 del regolamento n. 1828/2006 della Commissione di cui la stessa Commissione europea può tener conto nel decidere l’eventuale revoca della sospensione dei pagamenti. Bisogna prendere atto della situazione, agire di conseguenza e tenere alta l’attenzione e l’informazione sullo stato delle cose. Chiediamo un atto di amore per la Calabria e che ci si metta subito a lavoro per recuperare il tempo perso al nuovo governo regionale. Anche perché all’accertamento di eventuali responsabilità civili e penali ci penseranno le autorità competenti; a tal proposito, a tempo debito, fu presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Catanzaro a firma della nostra portavoce alla Camera dei deputati Dalila Nesci».
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