Un pool di ispettori ministeriali «che con la massima celerità verifichi la gestione delle Camere di commercio». È la richiesta avanzata dalla Cgil calabrese, che annuncia di voler presentare un esposto alla Corte dei conti «per verificare il corretto operato sul piano dei controlli da parte del Collegio dei revisori della Camera di commercio in Calabria»
«La vicenda – si legge in una nota firmata da Cgil e Fp Cgil Calabria – non ci coglie purtroppo sorpresi, avendo intrapreso battaglie e ricorsi e portato avanti denunce anche anche attraverso i mezzi di informazione su remunerazioni ed emolumenti a dirigenti di enti regionali, così come di società in house e enti collegati a vario titolo alla Regione. Pertanto – si legge ancora nella nota – ci adopereremo anche a modificare la legge istitutiva di questi enti, reputando intollerabili gli esorbitanti emolumenti dei dirigenti. Il tutto ci appare ancora più grave se ricordiamo che come sindacato l’anno scorso abbiamo dovuto contrastare il taglio dei diritti camerali previsto nella legge di Stabilità che metteva a repentaglio la tenuta dei livelli occupazionali».
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