VIBO VALENTIA «I tagli imposti dalla legge di stabilità sono un fatale colpo al cuore alle Province». È quanto afferma il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, «in riferimento ai recenti provvedimenti legislativi approvati – riporta una nota – che penalizzano pesantemente le amministrazioni provinciali. Enti che saranno costretti, già nel 2015, a versare nella casse dello Stato un miliardo di euro. La situazione – sostiene ancora Niglia – è oramai divenuta insostenibile. I tagli, considerevoli e iniqui, che ci sono stati imposti pregiudicheranno, a breve, l’erogazione di servizi essenziali ai cittadini. Non saremo più in grado di espletare le funzioni che ci competono in settori fondamentali come la viabilità e l’edilizia scolastica. Nel Vibonese riusciremo ancora per circa un mese a garantire ai nostri studenti il riscaldamento delle aule. Dopodiché, probabilmente, se l’inverno continuerà ad essere così rigido, molte scuole del territorio saranno costrette a chiudere. Quei pochi servizi che la Provincia sta erogando ai cittadini vibonesi si devono al senso di responsabilità e allo spirito di abnegazione del personale dipendente, al quale non siamo riusciti ancora a pagare la tredicesima ed il mese di dicembre. Se a ciò si aggiunge, come evidenziato dallo stesso presidente dell’Unione delle Province Italiane, Alessandro Pastacci, la problematica inerente la stessa tenuta dei bilanci provinciali e la complessa operazione di ricollocazione del personale, il quadro che abbiamo davanti e’ davvero drammatico».
«Occorre aprire un confronto serrato con Palazzo Chigi – sottolinea ancora Niglia – per individuare, in maniera celere, soluzioni alternative che consentano il riordino delle istituzioni locali e nel contempo la salvaguardia del posto di lavoro e la valorizzazione delle professionalità del personale dipendente, al fine di garantire ai cittadini servizi efficienti e di qualità». Al neo governatore della Calabria Mario Oliverio il presidente della Provincia esprime il suo plauso «per l’intenzione di diminuire gli enti strumentali e di tagliare le indennità di consiglieri e dirigenti» e chiede «che i risparmi che ne scaturiranno vengano investiti in servizi al territorio. A Oliverio rinnovo, quindi, il mio invito – conclude Niglia – a istituire, con urgenza, l’Osservatorio regionale, per affrontare insieme, nel miglior modo possibile, la delicata problematica delle Province».
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