CATANZARO Il Cse Calabria (Comitato strategico per l’edilizia), esprime «soddisfazione per l’intervenuta approvazione ieri, da parte del consiglio regionale, delle misure straordinarie a sostegno dell’attività edilizia riproposte dal presidente Oliverio fra i primissimi atti della sua amministrazione». L’Organismo, che vede collaborare Federproprietà Calabria, L’Ordine degli Ingegneri, Confacit, l’Ordine dei Geologi, Confprofessioni, l’Ordine degli Architetti, Inarsind, Confcommercio e Cassa edile, «aveva già richiesto lo scorso anno, ancor prima delle elezioni regionali, che si desse luogo alla proroga dei termini del “piano Casa” attraverso cui i calabresi potevano, soltanto entro il 31 dicembre 2014, chiedere di attuare legittimamente l’ampliamento dei propri immobili migliorandone la qualità e le prestazioni pure entro limiti e parametri previsti da tale normativa». «La richiesta del comitato strategico per l’Edilizia era, tra l’altro – continuano dal Cse – motivata dal fatto che il biennio 2013-2014 di vigenza della normativa calabrese avesse “intercettato” la conclamata crisi economica di tutti i settori con conseguente deficit di liquidità delle famiglie e degli imprenditori».
«Pochissimi – continuano dal Comitato strategico per l’edilizia – avevano potuto avvalersene non potendo, nell’immediato, affrontare i costi degli ampliamenti. Con la riapertura deliberata dal Consiglio regionale – conclude la nota – si materializza un primo spiraglio alla ripresa edilizia e alle iniziative di valorizzazione del patrimonio calabrese, anche se in direzione di tali obbiettivi saranno necessari ulteriori interventi legislativi e gestionali, con il necessario coinvolgimento delle autonomie locali e del sistema creditizio calabrese, che il Cse è pronto a illustrare quale proprio unitario contributo alla ripresa economica regionale attraverso l’attività della nuova amministrazione».
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