ROMA Importante nel 2014 la crescita dei visitatori nelle regioni del Sud, dove a un +108,2% di crescita in Calabria, si affiancano incrementi a due cifre in Sardegna e Basilicata, dove il pubblico è aumentato rispettivamente del 28,5% e del 14,3%. In particolare, secondo i dati forniti dal ministero per i Beni culturali, sono stati 396.466 i visitatori dei sedici luoghi culturali statali calabresi. Tra questi 111.106 sono stati i paganti con un +947,45% degli introiti. L’aumento dei visitatori e’ stato del 108,2% rispetto al 2013. Un dato, afferma il ministero, «sbalorditivo, dovuto essenzialmente alla riapertura del Museo nazionale archeologico di Reggio e dei suoi Bronzi di Riace».
Secondo il Mibac, infatti, il risultato calabrese è dovuto principalmente alla riapertura del Museo nazionale archeologico di Reggio Calabria e, contestualmente, alla possibilità di poter visitare nuovamente i Bronzi a seguito dell’ultimo restauro: nuove possibilità che avrebbero, per il solo 2014, portato a un incremento di visite del +1.601%.
Sempre al Sud, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto fa registrare una crescita di pubblico del +87,4%. Importante in termini assoluti anche il risultato della Campania, che nel 2014 ha visto oltre 500mila visitatori in più affollare i propri musei, pari a un incremento dell’8,4%. Una performance che porta quest’ultima regione a un soffio dal secondo posto tra le regioni con il maggior numero di visitatori nei musei statali: dietro il Lazio, campione indiscusso con quasi 18.390.000 ingressi, rimane infatti ancora la Toscana con soli 16mila visitatori in più rispetto alla Campania: 6.546.762 contro 6.530.855.
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