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Caruso prof della "Magna Graecia", il Coisp protesta

CATANZARO “Cattivi maestri che salgono in cattedra? No grazie!”. Lo afferma, in una nota, il segretario regionale del Coisp, il sindacato indipendente di polizia, Giuseppe Brugnano, intervenendo ne…

Pubblicato il: 11/01/2015 – 13:01
Caruso prof della "Magna Graecia", il Coisp protesta

CATANZARO “Cattivi maestri che salgono in cattedra? No grazie!”. Lo afferma, in una nota, il segretario regionale del Coisp, il sindacato indipendente di polizia, Giuseppe Brugnano, intervenendo nella polemica – sollevata ieri dal presidente del consiglio comunale di Catanzaro Ivan Cardamone – per l’affidamento di una cattedra universitaria in Sociologia dell’ambiente e del territorio dell’Università Magna Grecia all’ex deputato di Rifondazione comunista Francesco Saverio Caruso, ex esponente dei no global. “Una nomina – prosegue Brugnano – francamente inspiegabile – che ci indigna e ci preoccupa per la ricaduta che potrebbe avere sugli studenti. A parlare chiaro è il curriculum del signor Caruso, noto alle cronache per essere stato uno dei principali artefici della rete no-global del G8 di Genova, per aver seminato marijuana nei cortili della Camera dei deputati, per aver sostenuto l’occupazione abusiva di stabili pubblici e privati, per aver inopinatamente attaccato le forze di polizia e per essere stato sottoposto a diversi procedimenti penali”. “Nel tentativo di giustificare la nomina – afferma il segretario del Coisp – il coordinatore del corso di laurea in Sociologia dell’università Magna Grecia, ha evidenziato la necessità di andare oltre le legittime divisioni politiche, dicendo che esse non possono mai essere pregiudizievoli rispetto ad un incarico accademico. Giusto, giustissimo. Ciò che il coordinatore Corposanto però fa finta di non vedere è che in questo caso non si tratta di visioni politiche contrapposte, di mere divergenze di partito, ma di senso dello Stato, di quei diritti e quei valori sanciti dalla Costituzione e mai accettati pienamente dal “sovversivo” Caruso. Che genere di insegnamento intendiamo dare ai giovani dell’ateneo catanzarese? Che modelli vogliamo proporre ai loro occhi e che esempi vogliamo dargli per il futuro?”. “La nostra posizione – conclude Brugnano – è chiara: oltre a condannare a mezzo stampa la decisione assunta dall’università Magna Grecia, ci riserviamo di organizzare nei prossimi giorni manifestazioni di dissenso nei locali della facoltà di Sociologia”.

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