COSENZA Il Pse si scaglia contro il dg dell’Asp di Cosenza. Accusato senza mezzi termini di produrre «atti di natura personale e clientelare».
Il manager “facente funzioni” dell’Azienda provinciale «si sta caratterizzando – spiega il capogruppo del Pse al Comune di Cosenza, Giuseppe Mazzuca – per una serie di atti discrezionali che non avrebbe potuto emanare in considerazione del periodo di straordinaria amministrazione attraversato dalla sanità calabrese».
«Con delibera numero 2677 del 23 dicembre 2014 – continua Mazzuca – l’Asp di Cosenza ha liquidato spese legali pari a 22.593,22 euro, per una causa in cui peraltro il Tribunale di Busto Arsizo ha rigettato l’opposizione dell’Asp di Cosenza dichiarando esecutoria la sentenza».
Ancora: «Con la delibera 2697 del 23 dicembre 2014 il dg ff Palumbo ha rinnovato l’incarico al dottore Straface Vincenzo dell’Uoc Medicina e chirurgia d’urgenza dell’ospedale Spoke Rossano-Corigliano il cui incarico quinquennale era scaduto il 15 dicembre 2013, per ulteriori 5 anni nell’incarico quinquennale di direttore di struttura complessa di Medicina e chirurgia d’urgenza dello Spoke Rossano-Corigliano dal 16 dicembre 2008 al 15 dicembre 2013», prosegue il capogruppo in Consiglio.
Non è finita qui, perché, con un’altra delibera (la numero 1 del 7 gennaio 2015 denominata “Autorizzazione sanitaria all’esercizio di attività diagnostica Pet/Tc di una struttura sanitaria di Cosenza”), «Palumbo si è preso la libertà di esprimere parere favorevole all’autorizzazione, all’apertura e all’esercizio di attività di diagnostica di una struttura sanitaria nonostante le limitazioni proprie del ruolo di facente funzioni. Tra l’altro sulla delibera la firma di Palumbo appare per ben due volte, come direttore generale e come direttore sanitario».
Secondo Mazzuca «sono tutti atti di chiaro segno clientelare e discrezionale che mettono in evidenza una gestione sconsiderata e di parte della sanità cosentina da parte dei soliti noti. È chiaro che così non può andare avanti: la sanità deve essere messa in mani sicure ed affidabili e deve tornare a fare parte di un grande progetto di governo della Regione».
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