LAMEZIA TERME La Calabria è la terza regione d’Italia per reati nel ciclo dei rifiuti. Negativi anche i dati che riguardano la Lombardia, che fa un “balzo in avanti” passando dalla sesta alla quarta posizione (dietro a Campania, Puglia e, appunto, Calabria). Ottavo posto in Italia, invece, in quella sul ciclo del cemento. E, in generale, nono posto nella classifica dell’illegalità ambientale. È il quadro che emerge dal rapporto annuale di Legambiente “Ecomafia”, su dati del 2013, presentato oggi a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. In Lombardia, nel 2013, sono stati 1.268 i reati accertati contro l’ambiente, 1.085 le persone denunciate e 339 i sequestri effettuati. Alto il numero di arresti: 24, un numero più basso solo di quello registrato in Campania e Puglia. Inoltre, la regione è la prima tra quelle del Nord nella classifica nazionale del ciclo illegale del cemento, con 341 persone denunciate e 265 infrazioni accertate.
Per quanto riguarda il ciclo illegale dei rifiuti, invece, il report fotografa 448 infrazioni (il 7,8% del totale nazionale), 376 denunciati e 114 sequestri. Tra le province lombarde, è Bergamo quella con più infrazioni (128), seguita da Milano (72), Cremona (63) e Monza (60). Inoltre, da Legambiente sottolineano le 66 inchieste che hanno riguardato i grandi traffici di rifiuti sul territorio lombardo dal 2002 ad oggi sulle 237 totali in Italia (il 27,8%) e il caso di Sedriano, Comune nel Milanese, sciolto per mafia.
«La Lombardia è sempre più sotto scacco da parte delle cosche e delle ecomafie – afferma Sergio Cannavò, responsabile Ambiente e Legalità di Legambiente Lombardia – che trafficano e fanno affari ai danni dell’ambiente e del territorio, spesso con la complicità di colletti bianchi e di pubblici amministratori».
Una lotta, quella contro le ecomafie, giudicata «impari, con armi completamente spuntate», aggiunge, ricordando la proposta di legge che introduce i delitti contro l’ambiente nel codice penale «che giace da quasi un anno in Senato e già approvata a larga maggioranza dalla Camera».
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