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Vibo, le primarie per il dopo D'Agostino

VIBO VALENTIA Dalla riunione di ieri è venuta fuori una data, quella del 22 febbraio, che però dovrà ancora passare al vaglio della direzione provinciale del Pd, e non è affatto escluso – visti i t…

Pubblicato il: 15/01/2015 – 14:52
Vibo, le primarie per il dopo D'Agostino

VIBO VALENTIA Dalla riunione di ieri è venuta fuori una data, quella del 22 febbraio, che però dovrà ancora passare al vaglio della direzione provinciale del Pd, e non è affatto escluso – visti i tempi molto stretti per la presentazione delle candidature e la ratifica del regolamento – che ci possa essere un ulteriore slittamento. Intanto nel centrosinistra vibonese continua la partita a scacchi in vista delle primarie da cui dovrà venire fuori il nome del candidato a sindaco che correrà alle amministrative della prossima primavera.

Nella sede della federazione provinciale del Pd si sono riuniti i rappresentanti cittadini dei partiti (Pd, Sel, “Autonomia e diritti”, “Campo Democratico”) che andranno a formare la coalizione che punta a conquistare palazzo Luigi Razza dopo il quinquennio della giunta di centrodestra targata D’Agostino. L’unico che finora ha reso nota la volontà di scendere in campo è Francesco Colelli, giovane esponente di Sel la cui candidatura sarà supportata in maniera compatta dai vendoliani vibonesi. Per quanto riguarda il Pd, invece, i possibili candidati si muovono ancora sottotraccia in attesa che vengano definite le strategie delle varie correnti interne al partito, ma circolano già da tempo alcuni nomi. Due, in particolare, farebbero riferimento all’area che si identifica nelle posizioni del deputato Brunello Censore e del consigliere regionale Michele Mirabello: si tratta del giovane notaio Antonio Lo Schiavo e di Pietro Giamborino, ex inquilino di Palazzo Campanella e tra l’altro vicino a Nicola Adamo. Entrambi vorrebbero candidarsi, e potrebbe risultare decisiva in questo senso l’indicazione di voto della corrente “oliveriana” a cui si contrappone, in provincia, l’area che fa capo all’ex presidente della Provincia, Francesco De Nisi. E infatti in lizza ci sarà anche un candidato renziano, che dovrebbe essere uno tra Marco Talarico (che al momento sembra in vantaggio) e Daniele De Sossi, entrambi consiglieri comunali di opposizione.

Ma anche in quest’area le cose sono meno lineari di quanto sembrino: Giovanni Russo, consigliere comunale e renziano della prima ora, si è schierato da tempo a favore della candidatura di Lo Schiavo. Della partita, infine, potrebbe essere anche Cesare Pasqua, dirigente dell’Asp e padre di Vincenzo, eletto in Consiglio regionale con la lista “Oliverio presidente”, con un passato (recente) da assessore della giunta D’Agostino.

 

Sergio Pelaia

s.pelaia@corrierecal.it

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