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Sanità, dubbi sull'emendamento

LAMEZIA TERME Sono ore convulse sull’asse Roma-Calabria. Mario Oliverio ed Ernesto Magorno sono al lavoro per limare gli ultimi aspetti e far sì che martedì – giorno in cui è fissata la deadli…

Pubblicato il: 16/01/2015 – 14:02
Sanità, dubbi sull'emendamento

LAMEZIA TERME Sono ore convulse sull’asse Roma-Calabria. Mario Oliverio ed Ernesto Magorno sono al lavoro per limare gli ultimi aspetti e far sì che martedì – giorno in cui è fissata la deadline per la presentazione delle proposte di modifica – possa essere presentato un emendamento al decreto “Milleproroghe” che consenta al governatore di assumere l’incarico di commissario per la sanità calabrese. Alla presentazione del testo (primo firmatario Magorno) sta lavorando in queste ore il deputato Ferdinando Aiello, che spera di raggiungere sull’iniziativa la più ampia convergenza di suoi colleghi del Pd ma anche di altre forze politiche.
Fino ad oggi l’emendamento non è stato formalmente presentato perché mancherebbero le firme di alcuni deputati calabresi del gruppo dem. Il dissenso non riguarda tanto la possibilità di affidare le chiavi della sanità calabrese a Oliverio, quanto la formulazione letteraria del testo laddove viene proposto di posticipare al 31 marzo l’entrata in vigore del nuovo Patto per la salute, che introduce l’incompatibilità tra la figura di presidente della giunta regionale e quella di commissario per il Piano di rientro dal debito sanitario.
I dubbi maggiori riguardano l’opportunità di sottoporre al voto dell’Aula (con quali risultati?) una norma che riguarderebbe solo la Calabria e non le altre regioni. Di qui la proposta, avanzata da alcuni deputati calabresi, di proporre un emendamento che miri, in alternativa, o a eliminare la previsione del Patto della salute che fissa l’incompatibilità tra le figure di governatore e di commissario ad acta, o a posticipare al 2016 l’entrata in vigore del Patto stesso.
La sensazione è che un punto di incontro tra i fedelissimi di Oliverio e i parlamentari che hanno espresso qualche perplessità, alla fine verrà trovato.
Parallelamente tra i dem tiene banco la discussione relativa alla scelta del capogruppo in consiglio regionale. «Prima della nuova seduta del consiglio regionale il rebus sarà sciolto», assicura Magorno. La scelta finale dovrebbe cadere su uno tra il vibonese Michele Mirabello e il reggino Sebi Romeo. Entrambi bersaniani, verrebbero scelti anche per una questione di equilibri territoriali essendo, i territori di Cosenza e Catanzaro, rappresentati, rispettivamente, dal presidente della giunta e da quello del consiglio regionale.
Quanto alla nomina del nuovo esecutivo, Oliverio continua a tenere fede alla consegna del silenzio. Il governatore intende preventivamente incassare dal consiglio regionale il via libera, in prima lettura, alla riforma dello Statuto, che elimina il vincolo del 50% per quanto riguarda la nomina degli assessori “esterni” a Palazzo Campanella. Nel toto-assessori è Carlo Guccione l’unico a restare sempre presente nelle quotazioni dei bookmakers.

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