CATANZARO «Dei 53 terroristi passati per l’Italia 4 sono italiani»: passati per l’Italia vuol dire che «sono italiani, sono passati per l’Italia e poi si sono arruolati. Noi abbiamo fornito al Comitato parlamentare di controllo l’elenco preciso, e abbiamo fornito anche chi segue ogni singolo soggetto. Sono controllati e seguiti. Più di così non si poteva fare». Lo afferma Marco Minniti, sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega ai servizi segreti, a Mix24 su Radio 24. «L’Isis – ha aggiunto Minniti – è pericolosissima. Sarà una sfida di lungo periodo, e irriducibile». «C’è stata una sottovalutazione dell’Isis. A mio avviso non abbiamo capito quello che stava avvenendo. E ci siamo trovati di fronte a una situazione che improvvisamente è mutata. Sono mutate le gerarchie: prima c’era Al Qaeda e poi c’era Isis. Poi a un certo punto le gerarchie si sono rovesciate – ha detto Minniti – perché Isis tiene insieme due cose, la capacità di fare una guerra convenzionale, in Siria e in Iraq, e la capacità di gestire una guerra simmetrica, cioè il terrorismo. Prima nessuna organizzazione al mondo era riuscita a fare questo». Quanto all’ipotesi di costituire una super Procura antiterrorismo, «sono favorevole a una Procura generale di coordinamento – ha detto -. È un’ipotesi che va nella giusta direzione, se n’è discusso al ministero di Giustizia e dell’Interno. Se n’è discusso con i procuratori distrettuali delle principali Procure. Mi pare che ci sia una posizione univoca. Ci sono delle cose che dobbiamo completare, pero’ al terrorismo una democrazia risponde con le armi della democrazia».
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