COSENZA «Sui 133 nuovi assunti nella sanità cosentina, al netto della sacrosanta indignazione per l’ennesimo episodio di mala politica e di mala gestione in Calabria, la domanda è una sola: il voto di scambio continua a rimanere una deprecabile condotta posta in essere da politici senza scrupoli, oppure, dopo le recenti modifiche del codice penale, è diventato anche un reato i cui responsabili possono essere perseguiti e, se giudicati colpevoli, anche puniti». Si esprime così, sul suo profilo Facebook, l’ex assessore regionale Giacomo Mancini.
Il dirigente di Forza Italia, che alle ultime regionali ha fallito l’appuntamento con le elezioni, prosegue: «È questo il punto che è rimasto da chiarire. Tutto il resto dell’operazione spregiudicata effettuata a pochi giorni dal voto del 23 novembre, infatti, è tutto chiaro. Anche sapere chi ne ha beneficiato elettoralmente, non è particolarmente complicato. Basta, infatti, leggere i nomi dei neoassunti, trovare il loro comune di residenza e verificare il numero delle preferenze ottenute da alcuni candidati in alcune liste»
«Adesso – conclude Mancini – bisogna sapere se quei candidati hanno commesso un reato. Ed è bene che si sappia subito».
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