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Bomba distrugge l'auto del sindaco di Tropea

TROPEA Nella notte un ordigno è esploso sotto l’auto del sindaco di Tropea, Giuseppe Rodolico, che era parcheggiata in viale Tondo, un’arteria centrale poco distante dall’ingresso nord della cittad…

Pubblicato il: 19/01/2015 – 9:44
Bomba distrugge l'auto del sindaco di Tropea

TROPEA Nella notte un ordigno è esploso sotto l’auto del sindaco di Tropea, Giuseppe Rodolico, che era parcheggiata in viale Tondo, un’arteria centrale poco distante dall’ingresso nord della cittadina costiera. L’auto, un’Audi A4, si trovava sotto l’abitazione del primo cittadino e l’esplosione, avvenuta intorno alle due, è stata avvertita da moltissimi tropeani. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri della locale Compagnia diretti dal capitano Francesco Manzone, che hanno subito avviato le indagini. L’Audi è stata rimossa nelle prime ore di stamattina, ma in viale Tondo sono ancora evidenti i segni della deflagrazione, compresi i vetri frantumati del lunotto della Fiat Panda che era parcheggiata vicino a quella del primo cittadino. 
Rodolico, 60 anni, primario di Urologia in servizio all’ospedale di Tropea ed eletto sindaco nella tornata del 25 maggio scorso a capo di una lista di centrosinistra, è stato anche consigliere provinciale e sindaco di Joppolo tra gli anni ’80 e ’90. Di recente aveva estromesso dalla sua giunta l’assessore al Turismo Antonio Bretti a causa di un servizio televisivo su un evento organizzato per il primo giorno dell’anno in cui, oltre allo stesso componente dell’esecutivo, è comparso anche un sorvegliato speciale imparentato con il boss di Tropea Tonino La Rosa. La revoca dell’incarico all’ex assessore aveva suscitato molte polemiche. Gli inquirenti sono al lavoro per capire se possa esserci un nesso con la pesante intimidazione di stanotte.

 

«VADO AVANTI. TROPEA NON È QUESTA»
«Proseguirò nell’attività amministrativa – ha dichiarato Rodolico – che ho intrapreso con la mia squadra di governo. Tropea non è questa, ma è invece una cittadina fatta di gente onesta e laboriosa, una città di arte, mare e cultura che vive di turismo. L’episodio – ha aggiunto il sindaco – è davvero inquietante, ma non ho alcun dubbio che il gesto sia da ricondurre alla mia attività politica, piuttosto che a quella professionale. Desidero ringraziare quanti in queste ore mi spingono ad andare avanti per il bene della città».
Nelle prossime ore, intanto, sul “caso Tropea” farà il punto della situazione anche la Prefettura di Vibo Valentia, che già all’indomani della presentazione delle liste per le amministrative del maggio scorso aveva posto la sua attenzione, unitamente a quella degli investigatori, su alcuni candidati i cui nominativi compaiono ripetutamente anche nelle inchieste antimafia “Black money” e “Peter Pan”. Giuseppe Rodolico con la lista “Tropea Futura” aveva ottenuto 1651 voti, battendo per 57 preferenze Giovanni Macrì, esponente di Forza Italia.

 

Sergio Pelaia

s.pelaia@corrierecal.it

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