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L'"Officina dell'arte" riparte da Severino

REGGIO CALABRIA L'”Officina dell’arte”, compagnia teatrale reggina diretta da Peppe Piromalli, riapre i battenti della stagione teatrale 2015 partendo dalle sonore musicalità del conterraneo Domeni…

Pubblicato il: 19/01/2015 – 10:39
L'"Officina dell'arte" riparte da Severino

REGGIO CALABRIA L'”Officina dell’arte”, compagnia teatrale reggina diretta da Peppe Piromalli, riapre i battenti della stagione teatrale 2015 partendo dalle sonore musicalità del conterraneo Domenico Severino che, nella serata di ieri, ha intrattenuto la platea del “Teatro Siracusa” di Reggio Calabria in un viaggio lungo le canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana a partire dagli anni 50: Paolo Conte, De Andrè, Lucio Battisti, Gino Paoli, Vecchioni, Fred Buscaglione, Mia Martini e tanti altri. Su tutti Pino Daniele, a cui ha voluto riservare un omaggio speciale, ricordando di lui più il numero degli spettatori ai suoi concerti, che quelli presenti al suo commiato.

Il compositore, pianista e cantate reggino, accompagnato sul palco dal percussionista Francesco Panchito Suraci, dal chitarrista Peppe D’Agostino, e dalla voce off di Ubaldo Piera Lisi, fratello della famosa attrice scomparsa nel dicembre scorso, ha presentato un suo brano inedito “L’istinto”.

«Ho voluto chiamare il mio nuovo brano “L’istinto” dedicandolo a tutta quella gente che a volte ha paura di agire perché condizionata da qualcuno o qualcosa che bloccano l’essenza della persona – spiega il maestro Severino –. Seguire il proprio cuore non è mai sbagliato se lo si fa con cognizione di causa e poi non è giusto precludersi qualcosa solo perché si ha il timore di sbagliare o far male agli altri. Il brano sprona a essere più coraggiosi, a vivere senza se e senza ma».

Il musicista, che da anni collabora con tante trasmissioni nazionali, lancia l’inedito proprio dalla sua città natale, prima di partire per una tournée che, da aprile e per tutta l’estate, lo vedrà impegnato in Germania, Il Cairo e in Argentina. «Il “Teatro Siracusa” è legato al ricordo iniziale di questo concerto che faccio in giro per il mondo – continua –. Ritornare qua dopo dieci anni, con questa dimensione per me molto più importante e ricca di pathos, è stata una grande emozione. È difficile commuoversi dopo tanti anni, ma non impossibile. Questo è accaduto. Poter presentare un inedito vuol dire avere qualcosa da raccontare in più, oltre a ciò che faccio quotidianamente, e stasera l’applauso di questo pubblico l’ha sottolineato. La presenza e la partecipazione della gente è stata sicuramente una marcia in più».

«Il maestro Severino – commenta Peppe Piromalli –, oltre a essere un professionista degno di questo nome è un caro amico e, se devo essere sincero, mi ha fatto emozionare perché quello che fa lo sente, lo trasmette e, soprattutto, ci crede. E siccome io sono uno che crede ai sogni, alle fiabe, alle favole, ben vengano tutti i Severino del mondo nei miei cartelloni».

Dal palco il compositore ha sottolineato più volte l’impegno dell'”Officina dell’arte” nel sociale, e la sua adesione alla campagna dell’Unicef “100% vacciniamoli tutti”, a cui è andato parte dell’incasso della serata.

 

Miriam Guinea

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