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Solidarietà "trasversale" per Rodolico

VIBO VALENTIA Un ordigno è stato fatto esplodere questa notte sotto l’auto del sindaco di Tropea Giuseppe Rodolico. Il veicolo era parcheggiato nei pressi della sua abitazione. In queste ore la sol…

Pubblicato il: 19/01/2015 – 12:01
Solidarietà "trasversale" per Rodolico

VIBO VALENTIA Un ordigno è stato fatto esplodere questa notte sotto l’auto del sindaco di Tropea Giuseppe Rodolico. Il veicolo era parcheggiato nei pressi della sua abitazione. In queste ore la solidarietà è giunta all’interessato la solidarietà “trasversale” di molti rappresentanti istituzionali. «Il gravissimo attentato nei confronti del sindaco di Tropea – afferma il consigliere regionale della Casa delle libertà Giuseppe Mangialavori – lascia allibiti, specie per le cruente modalità con cui è stato perpetrato. Il gesto colpisce tutti – è quanto afferma Mangialavori – per il messaggio che reca in sé, e che sembra precludere ogni accesso alla speranza di vivere nella serenità la vita privata e la dimensione pubblica. Per queste ragioni – aggiunge – oltre a condannare l’episodio, esprimo affettuosa vicinanza umana e politica al primo cittadino, e lo invito il sindaco a non cedere alla rassegnazione, e a proseguire nel suo percorso politico e amministrativo».

Parole di solidarietà giungono anche dal consigliere regionale del Pd Michele Mirabello. «Sono vicino a Rodolico da un punto di vista umano e istituzionale. Il vile gesto, necessita di una reazione immediata per la difesa dei principi della legalità. I sindaci – è quanto dice l’interessato – sono i soggetti istituzionali che rappresentano in prima persona le problematiche di un territorio, e molto spesso si ritrovano soli. Adesso più che mai bisogna essere compatti e condannare apertamente ogni forma di criminalità. Mi auguro – conclude Mirabello – che le Forze dell’ordine e la magistratura facciano presto luce su quanto accaduto».

Anche il consigliere regionale della lista “Oliverio presidente” Vincenzo Pasqua è intervenuto sulla vicenda: «Suscita sdegno e preoccupazione – ha detto – l’attentato contro un apprezzato professionista e politico di assoluta trasparenza. Colpire in maniera così eclatante il rappresentante di una comunità che respinge ogni atto di violenza e di intimidazione, non potrà certo piegare la coscienza degli onesti e delle persone perbene che hanno a cuore il futuro di Tropea e la convivenza civile di questa nostra città. Il persistere di attentati “dinamitardi”, gravissime minacce e danneggiamenti ai danni di beni e di numerosi amministratori locali della Calabria – sottolinea ancora Pasqua – è un segnale che lo Stato e le sue articolazioni sul territorio non possono sottovalutare, perché a rischio è la libertà delle istituzioni e delle persone.
Dello stesso tenore quanto dichiarato dal deputato del Pd Bruno Censore: «Le dinamiche del terrore e la logica del ricatto e delle vili intimidazioni che minano le pratiche degne di una società civile, necessitano di una reazione, di una risoluta controffensiva civica sul piano della difesa dei principi della legalità. Intendo esprimere solidarietà e vicinanza a Rodolico in un momento in cui è doveroso tenere altro l’allarme affinché le forze evasive non trovino lo spazio necessario per condizionare l’operato di chi è al servizio della propria comunità».

«Solidarietà e vicinanza al sindaco di Tropea Giuseppe Rodolico per il grave gesto intimidatorio perpetrato nei suoi confronti» è stata espressa anche dal presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo:«Gesti del genere, che purtroppo si ripetono con allarmante frequenza, colpiscono – afferma l’interessato – un’intera comunità nei sentimenti e nei valori più profondi e, nello stesso tempo, ripropongono con allarmante attualità, il ruolo delicatissimo che continuano a svolgere con senso di responsabilità gli amministratori locali: interlocutori diretti delle istanze del territorio e dei bisogni dei cittadini, e pertanto fortemente esposti».

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale di Forza Italia Nazzareno Salerno: «Gli atti intimidatori come quello subito da Rodolico, devono essere condannati da tutta la comunità in modo da isolare gli autori di un gesto deprecabile, che devono essere al più presto individuati e sottoposti alla relativa punizione. Di fronte a fatti come questo – spiega l’esponente di Forza Italia – non ci possono essere divisioni politiche: tutti dobbiamo stare dalla parte della giustizia, e tutti dobbiamo operare in modo da favorire la vittoria della legalità. La risposta dello Stato non si deve fare attendere poiché i cittadini devono avvertire quel senso di sicurezza che è alla base del vivere civile».

A Rodolico è arrivata anche la telefonata del presidente della Regione Mario Oliverio. Il governatore ha chiamato il sindaco di Tropea per «esprimere la più viva solidarietà e vicinanza, a nome proprio e della Regione, per il vile attentato subito. Si tratta – ha detto Oliverio – di un grave atto intimidatorio ai danni di un amministratore locale serio ed operoso. Sono certo che questo, però, non fermerà la sua attività istituzionale e il suo impegno a favore della popolazione amministrata».
La parlamentare pentastellata Dalila Nesci ricorda, invece, la necessità di «salvaguardare la democrazia. È fondamentale – ha fatto sapere l’interessata – che gli inquirenti risalgano alle cause dell’accaduto e individuino i responsabili. Lo Stato deve agire per preservare la vita democratica e il bene dell’intera comunità di Tropea». Nesci conclude: «I tropeani hanno bisogno di risposte. Oggi la sicurezza pubblica è indispensabile, a Tropea, per restituire serenità nelle istituzioni e presso i cittadini».

Anche per il deputato del Pd Ernesto Magorno si tratta di «un gesto vile e di inusitata violenza che si aggiunge a quelle minacce che turbano il lavoro di tanti amministratori calabresi, che si impegnano quotidianamente in maniera trasparente al servizio delle loro comunità e in favore della legalità. Confidando pienamente nell’operato delle forze dell’ordine affinché sia fatta piana luce sull’accaduto – aggiunge – non posso che farmi interprete, a nome dei democratici calabresi, della voglia di riscatto di una terra stanca di registrare, con troppa frequenza, accadimenti del genere e desiderosa di liberarsi di chi vuole intimidire la voglia di legalità e di giustizia dei calabresi».

Anche la senatrice del Pd e presidente della Commissione d’inchiesta del Senati sul fenomeno delle intimidazioni ai danni degli amministratori locali Doris Lo Moro ha inviato parole di solidarietà per l’episodio capitato a Rodolico, collecitando tra l’altro l’intervento delle istituzioni preposte: «La bomba che stanotte ha distrutto l’auto del sindaco di Tropea, per la gravità dell’episodio, sul piano materiale e su quello simbolico, richiede un intervento immediato dello Stato che garantisca la ricostruzione dei fatti e assicuri l’individuazione dei responsabili. Nell’esprimere solidarietà e vicinanza al sindaco Rodolico, sottolineo che l’episodio delittuoso colpisce l’amministrazione comunale, oltre che il proprietario del veicolo distrutto, e richiede una reazione corale a tutela del sindaco e dell’intera istituzione democratica colpita. Non possiamo rassegnarci – prosegue Lo Moro – alle intimidazioni e alle bombe. Mi aspetto che sul piano giudiziario sia data priorità all’episodio».

Anche il sindaco di Torino e presidente dell’Ance Piero Fassino ha fatto delle considerazioni in merito, articolando l’episodio come «gravissimo, da condannare e perseguire con severità. Mi auguro – ha detto Fassino – che i responsabili di una intimidazione così vile e violenta siano rapidamente individuati e puniti. Esprimo – conclude Fassino – vicinanza al sindaco di Tropea».

«Esprimo vicinanza e solidarietà al sindaco, Giuseppe Rodolico, e a tutta la cittadinanza di Tropea per il violento attentato subito la scorsa notte dal primo cittadino. Si tratta, infatti, di un a
tto che non deve essere assolutamente sottovalutato». Lo sostiene la deputata del Pd Enza Bruno Bossio. «Le stesse modalità scelte – aggiunge – lasciano attoniti anche per la possibilità, per fortuna scongiurata, di vittime umane. Sono fiduciosa che magistratura e forze dell’ordine faranno piena luce su movente e autori. Ho già chiesto alla Presidente, Rosy Bindi – dice ancora Bruno Bossio – di valutare la possibilità di assumere efficaci iniziative anche in sede di commissione parlamentare Antimafia. Per la modalità dell’attentato, è probabile che siano valutate anche misure di tutela per garantire la sicurezza del sindaco della cittadina vibonese».

Anche il presidente della Provincia di Vibo Valentia Andrea Niglia si è espresso sull’accaduto:«Si tratta dell’ennesimo atto intimidatorio perpetrato ai danni di un amministratore locale – ha detto – che deve indurre lo Stato a far sentire con maggior forza la sua presenza sul territorio. Dal governo ci aspettiamo, pertanto, una reazione immediata e provvedimenti incisivi a tutela dei cittadini e delle istituzioni democratiche vibonesi. Sono preoccupato per la crescita esponenziale di questi atti criminali, che creano, sul territorio, un clima di grande tensione sociale».
«Massima solidarietà» è stata espressa anche dal senatore Francesco Molinari e dal deputato Sebastiano Barbanti, del Movimento 5 stelle: «Il sindaco – sostengono i due parlamentari – è stato protagonista del cosiddetto “caso Bretti”, l’assessore rimosso dal suo incarico per aver partecipato in veste istituzionale a un evento al quale era presente anche il genero del boss di Tropea. La solidarieta’ nei confronti di Rodolico e’ quindi d’obbligo».  

 

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