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All'Unical circa 500 studenti stranieri

COSENZA L’Università della Calabria ha oggi circa 500 studenti stranieri, provenienti da oltre 60 Paesi diversi. E’ anche l’internazionalizzazione dell’Unical uno dei motivi di orgoglio del rettore…

Pubblicato il: 20/01/2015 – 16:10

COSENZA L’Università della Calabria ha oggi circa 500 studenti stranieri, provenienti da oltre 60 Paesi diversi. E’ anche l’internazionalizzazione dell’Unical uno dei motivi di orgoglio del rettore Gino Mirocle Crisci. Il Magnifico ha oggi – in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico – voluto presentare il suo ateneo al capo della Protezione civile, Franco Gabrielli che ha tenuto la sua lectio magistralis. «Sotto questo profilo – ha detto il rettore – però non è solo motore della mobilità studentesca, ma anche un’interlocutrice attiva, capace di essere protagonista nel confronto con la comunità scientifica internazionale, promotrice di scambi in grado di arricchirne la ricerca e la progettualità. Abbiamo, ormai, un dialogo consolidato con i Paesi dell’America Latina e dell’Asia, stiamo costruendo un rapporto importante con gli Stati Uniti, ma puntiamo con interesse a rafforzare i contatti con i Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. La nostra posizione geografica è il punto di forza, e l’esperienza dell’Unical può facilitare il dialogo dell’intera regione con l’altra sponda del mare nostrum». Per Crisci sono tanti i successi e i traguardi raggiunti dalla sua università: «I nostri ricercatori strutturati rappresentano una voce fondamentale dell’organico. Ne abbiamo assunto tanti, in anni in cui il ministero dava proprio questa indicazione sul reclutamento degli atenei italiani salvo poi avviare la stagione dei drastici tagli. Ora che hanno conseguito l’abilitazione come docenti di seconda fascia, e con percentuali superiori alla media nazionale, quali risposte possiamo dare loro? E’ per questo che, accanto alla revisione dei criteri di calcolo dei punti organico, è lecito chiedere oggi anche un ulteriore finanziamento del Piano straordinario per gli associati. Ritengo insomma sa giunto il momento che governo e Miur chiudano le stagioni dei tagli lineari. Che per questo ateneo si sono rivelati particolarmente “sciagurati” perché hanno gravato sui suoi bilanci quando era nella fase di massimo sviluppo e la Calabria ci chiedeva di potenziare la nostra offerta. E lo chiede ancora perché gli studenti che emigrano per studiare restano troppi. L’Unical e le altre università calabresi devono intercettare la loro domanda e garantire percorsi didattici sempre più rigorosi, innovativi e di qualità, stabilendo una forte e proficua sinergia con il mondo della scuola».

 

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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