CIRO’ Il Tar del Lazio riabilita il consiglio comunale di Cirò. Per i giudici amministrativi è stato un errore la decisione di procedere allo scioglimento dell’assemblea per infiltrazioni mafiose. Il Tar ha accolto il ricorso presentato dall’allora sindaco Mario Caruso contro la decisione del Viminale (dell’ottobre 2013) di sciogliere per infiltrazioni mafiose il consiglio comunale che era stato eletto da appena sei mesi.
In realtà l’indagine eseguita dalla prefettura di Crotone attraverso la commissione di accesso aveva preso in esame gli atti delle precedente amministrazione comunale (guidata sempre da Caruso). Il prefetto Maria Tirone prima, e il ministro dell’Interno Alfano poi, nelle loro relazioni, motivarono la scelta dello scioglimento del consiglio con la necessità di «consentire le operazioni di risanamento delle istituzioni locali» e denunciarono «l’uso distorto della cosa pubblica si sia concretizzato, nel tempo, nel favorire soggetti o imprese collegate direttamente o indirettamente ad ambienti mafiosi».
In buona sostanza la sentenza è immediatamente efficace e pertanto da oggi torna in carica il sindaco Mario Caruso, il cui ricorso, predisposto dagli avvocati Antonio Senatore e Francesco Gaetano Scoca, è appunto stato accolto.
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