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«Por, alla Calabria serve uno scatto di reni»

COSENZA «Se non fosse una triste realtà ci sarebbe da sorridere. La Calabria, che ha trasmesso il POR 2014-2020, approvato a luglio dello scorso anno, prima delle festività natalizie, è stata bocci…

Pubblicato il: 21/01/2015 – 12:01
«Por, alla Calabria serve uno scatto di reni»

COSENZA «Se non fosse una triste realtà ci sarebbe da sorridere. La Calabria, che ha trasmesso il POR 2014-2020, approvato a luglio dello scorso anno, prima delle festività natalizie, è stata bocciata impietosamente dalla Commissione data la presenza nel documento di informazioni erronee». Così Mario Maiolo, ex consigliere regionale del Pd ed ex assessore alla Programmazione nazionale e xomunitaria dal 2006 al 2009.
«Quasi cinque anni di disastrosa amministrazione del centrodestra – prosegue Maiolo – hanno fatto perdere definitivamente alla Calabria l’immagine positiva che la gestione di centrosinistra era riuscita a ricostruire tra il 2005 e il 2009, dopo un enorme lavoro per recuperare i fondi Por 2000-2006. Il Por 2007-2013, da me coordinato, fu approvato nel 2007 all’unanimità dal consiglio regionale e definito dalla Commissione europea “uno dei migliori in Europa”».

«Oggi, esattamente all’opposto, – prosegue Maiolo – il Por 2014-2020, approvato in consiglio regionale da una maggioranza di centrodestra delegittimata e dall’arrogante autoreferenzialità, sorda all’epoca alle molteplici osservazioni critiche oggi suggellate dal parere degli uffici di Bruxelles, è restituito al mittente aprendo la strada a nuovi e ingiustificati ritardi. Un Por nel quale l’indicazione del plurifondo Fesr-Fse, uno strumento positivo di per sé, è parziale e incompleto e non individua alcuna azione misurabile da alcun indicatore. Un Por nel quale è completamente assente il riferimento alle aree interne, parte vitale della nostra Regione, per concentrare l’azione delle politiche sociali solo sulle aree urbane.Aree urbane che, a loro volta, non sono concepite all’interno di una più ampia rete delle città, articolata e integrata a tutto il territorio regionale. Questi, e altri rilievi, sono stati fatti sin dalle prime ore al centrodestra che, evidentemente in preda a schermaglie di fine impero, è rimasto sordo, senza mostrare nessuna lungimiranza e nessun rispetto delle regole e dei regolamenti. Come ho già avuto modo di affermare: il nuovo Por è un duro colpo alla cultura della programmazione e i “risultati” sono già evidenti: dopo la risoluta reazione di Bruxelles, la Calabria ritorna a essere la cenerentola d’Europa. Una Calabria che invece desidera e merita di essere in Europa, come dimostrano anche lo straordinario risultato di partecipazione alle ultime consultazioni per l’elezione dei membri del Parlamento europeo e il grande consenso personale riconosciuto al mio lavoro».

«Occorre adesso un deciso colpo di reni, – conclude Maiolo – un grande accordo con la Calabria virtuosa, la Calabria che rinnega la “cultura” del clientelismo, dello scambio, della corruzione e della collusione, la Calabria che produce conoscenza, ricerca, impresa e solidarietà per tornare a essere una Regione con la schiena diritta».

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