ROMA «Vogliamo confermare tutto il nostro sostegno all’amministrazione comunale e all’intera comunità di Cetraro affinché non sia resa operativa la soppressione del posto di polizia di Cetraro, la cui chiusura rappresenterebbe un fatto gravissimo per i cittadini».
Questo l’inizio di un documento sottoposto all’attenzione della Camera dei deputati che ha come firmatari i deputati del Pd Ernesto Magorno, Enza Bruno Bossio, Stefania Covello e Ferdinando Aiello. «Della vicenda – scrivono ancora i firmatari – abbiamo già interessato il ministero dell’Interno, l’onorevole Angelino Alfano, il viceministro dell’interno, il senatore Filippo Bubbico, e il presidente della commissione bicamerale Antimafia, l’onorevole Rosy Bindi».
«Nella prossima settimana – fanno sapere gli interessati – incontreremo il capo della polizia di Stato, Alessandro Pansa, al fine di acquisire ulteriori informazioni in merito, e di chiedere che siano riviste le ragioni che hanno portato al decreto di soppressione. Siamo pienamente consapevoli – proseguono – che qui più che altrove i presidi dello Stato andrebbero piuttosto rafforzati, per tutelare la collettività e per garantire l’affermazione della legalità».
«Pertanto – concludono – continueremo a impegnarci nel fare tutto il possibile perché venga scongiurata la soppressione di questo fondamentale presidio che, se così fosse, rappresenterebbe una sconfitta per tutti e un duro colpo alla volontà di riscatto che ha sempre animato i cittadini di Cetraro».
Sempre sul tema, durante l’ultimo consiglio regionale, è stato inoltre approvato un ordine del giorno, presentato da Giuseppe Aieta, per scongiurare la chiusura del presidio. Il governatore Oliverio ha assicurato che avanzerà la richiesta del Consiglio «direttamente al ministro Alfano».
x
x