Ultimo aggiornamento alle 23:46
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

"La passeggera"della Shoah arriva a Cosenza

COSENZA Martedì 27 gennaio alle ore 21 il Cineforum “Falso movimento” di Rovito, celebrerà la Giornata della Memoria. L’appuntamento, pensato e condotto da Ugo G. Caruso, prevede la riproposizione …

Pubblicato il: 24/01/2015 – 12:16
"La passeggera"della Shoah arriva a Cosenza

COSENZA Martedì 27 gennaio alle ore 21 il Cineforum “Falso movimento” di Rovito, celebrerà la Giornata della Memoria. L’appuntamento, pensato e condotto da Ugo G. Caruso, prevede la riproposizione di “Pasażerka”, (“La passeggera”Polonia 1961-1963), il capolavoro incompiuto di Andrzej Munk, scomparso nel ’61 a causa di un incidente stradale tra Varsavia e Lodz durante le riprese del film.
Il film venne rieditato due anni più tardi dai suoi collaboratori e in seguito giudicato tra i migliori cento titoli della storia del cinema da una giuria internazionale di critici. In apertura di serata, Caruso dialogherà con Marta Petrusewicz, ebrea polacca, docente di Storia moderna all’Università della Calabria e alla City University of New York.
Il film, frutto, oltre che dell’opera di Munk, della devota ricostruzione di un gruppo di amici cineasti sotto la direzione di Witold Lesiewicz, presenta un commento esplicativo sovrimpresso di Wictor Woroszylski letto dal celebre attore Tadeusz Lomnicki.
Presentata a Varsavia due anni dopo la morte di Munk e poi a Cannes nel 1964, il fim, opera di grande impatto emotivo, si apre con una serie di istantanee del regista sul set o a passeggio per la capitale, procedendo poi secondo le indicazioni della sceneggiatura cofirmata dall’autrice del radiodramma di partenza, Zofia Posmysz-Piasecka, su due piani temporali paralleli, alternati da un montaggio fluido, che li fa costantemente interagire. Prima de “La passeggera”, Munk aveva firmato lungometraggi come “Un uomo sui binari”, “Eroica” e “La fortuna strabica” in cui, fanno sapere i promotori, «mescolando lucidamente tragedia, commedia e farsa, aveva offerto un’interpretazione della storia polacca per certi versi complementare rispetto all’epos romantico e barocco di Andrzej Wajda».
«”Pasażerka” – fanno sapere ancora gli interessati – è stata definito una sorta di “Nike di Samotracia” della Shoah, ma anche “il film più bello e insostenibile” secondo la definizione di Raymond Bellour. Se la comune ambientazione in un lager rimanda immediatamente al documentario “Nuit et bruillard” di Alain Resnais, l’assonanza più significativa è con un altro titolo del regista francese, “Hiroshima mon amour”. Infatti anche il film di Munk rappresenta una tersa riflessione sulla storia cui perviene attraverso un’indagine sul passato. “Pasażerka” in questo senso – concludono – resta una delle testimonianze artistiche più alte dell’esigenza primaria che permeava il cinema mondiale del tempo, quella dell’insopprimibilità della memoria».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x