REGGIO CALABRIA «Nell’ultima seduta del consiglio regionale, è stato prorogato al 31 dicembre del 2015 il termine ultimo della scadenza dei Piani regolatori generali dei Comuni. La decisione di prorogare la validità dei vecchi strumenti urbanistici, è dovuta alla necessità di evitare una paralisi complessiva dell’attività edilizia e delle procedure avviate, nelle more della redazione e definitiva approvazione dei nuovi strumenti urbanistici da parte dei Comuni». Lo afferma il presidente del gruppo consiliare “Oliverio presidente” del consiglio regionale, Orlandino Greco.
«È quindi l’ora – aggiunge – di collaborare concretamente con le amministrazioni comunali al fine di superare le molteplici criticità che rendono difficoltosa l’attuazione effettiva della legge Urbanistica regionale, per interrompere e impedire quanto accaduto durante il governo Scopelliti, quando vennero reiteratamente approvate ben dieci modifiche e proroghe in cinque anni di amministrazione. Le mie riflessioni partono dall’esperienza di amministratore comunale che ha approvato il piano strutturale del proprio Comune sin dal 2008, e che ha inteso e reso tale strumento sperimentale nella forma e nei contenuti per tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nella procedura di partecipazione e di concertazione per la formazione ditale strumento, Comuni limitrofi, Regione e Provincia comprese».
«È necessario, però – dice ancora Orlandino Greco – dare certezza sull’obiettivo che i Comuni calabresi dovranno dotarsi in tempi brevi dei Psc-Psa, perché solo una corretta programmazione urbanistica del territorio potrà garantire uno sviluppo controllato e sostenibile della calabria. È opportuno e necessario, inoltre, in questa direzione, chiarire e correggere anche le altre criticità della legge Urbanistica regionale, tra cui lo snellimento delle procedure di approvazione, evitando duplici adozioni delle versioni dello strumento, nonché sovrapposizioni e interferenze tra competenze di carattere ambientale ed urbanistico che appesantiscono e diluiscono i tempi delle procedure di approvazione, fino alle questioni di sovrapposizioni di pareri e di funzioni tra enti competenti che oggi si registrano, purtroppo, nei procedimenti in corso».
«Nella legge Urbanistica regionale – prosegue l’interessato – vi sono aspetti di primaria importanza che sono ancora irrisolti, per mancanza di determinazioni regionali, quali ad esempio l’individuazione dei Comuni che dovranno prevedere nella normativa dei Psc anche il Pot (Piano operativo temporale). Non prevedere tale programma d’attuazione, comporterà, in seguito, un nuovo adeguamento del Psc che non sarà solo normativo ma anche strutturale. A questo proposito, non si può trascurare l’inefficacia delle numerose modifiche normative apportate negli ultimi anni, rispetto al testo originario e che, purtroppo, hanno di fatti snaturato l’apprezzabile obiettivo di programmare temporalmente l’attuazione del Psc in un territorio».
«Ritengo pertanto – conclude Greco – che i contenuti della Legge urbanistica regionale debbano essere bene assimilati dagli operatori del settore, primi tra tutti gli amministratori, e in questo processo di elaborazione culturale la Regione dovrà prevedere, da un lato, una concreta e costante assistenza tecnica e procedimentale a sostegno delle amministrazioni locali, dall’altro un monitoraggio attento per garantire il rispetto di tempi e modalità di approvazione dei Psc da parte di tutti i Comuni della Calabria, comprese le procedure sostitutive dei commissariamenti che dovranno essere più competenti ed efficaci».
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