Atam, l'opposizione: la Regione ricapitalizzi l'azienda

REGGIO CALABRIA La modifica dello Statuto non basta, per salvare Atam serve una ricapitalizzazione. I gruppi di Ncd e Reggio futura in consiglio comunale a Reggio hanno votato a favore delle variazioni, che ritengono comunque ancora non sufficienti per scongiurare il peggio per l’azienda di trasporto pubblico dello Stretto. «Nello specifico, prendendo atto del lavoro che si è espletato nella commissione consiliare competente, all’interno della quale si è proceduto più volte all’audizione della dirigenza Atam, rileviamo tuttavia che la medesima dirigenza ha prefigurato un programma di risanamento aziendale dagli aspetti ancora generici e non definiti, peraltro non suffragati da documenti ufficiali che possano comprovare o confermare gli intendimenti che sono stati dichiarati», aggiungono i rappresentanti dei due gruppi in una nota congiunta. «L’unica e sola strada per salvare in tempi brevi l’Atam dal baratro del fallimento – continuano Antonino Maiolino, Antonino Matalone, Giuseppe D’Ascoli (Reggio Futura) e Pasquale Imbalzano e Luigi Dattola (Ncd) –, con lo scopo di garantire i prioritari ed essenziali servizi di trasporto pubblico e la salvaguardia dei livelli occupazionali, è la ricapitalizzazione dell’azienda che andrà attuata con perseveranza – innanzitutto – individuando una prima tranche di risorse tra le pieghe del bilancio 2015 dell’ente Comune e – in via aggiuntiva, come sta avvenendo rispetto alla vicenda Sogas e come è avvenuto nel recente passato rispetto ad altre aziende di trasporto pubblico ridotte al collasso – facendo si che l’amministrazione comunale chieda perentoriamente un intervento della Regione Calabria al fine di far inserire nella finanziaria per il 2015 una posta straordinaria di risorse a favore dell’azienda reggina, di fatto sostenendo in concreto l’iniziativa di salvataggio».
«Infine, per tali motivi ci facciamo promotori della convocazione di un Tavolo permanente su Atam all’interno delle commissione consiliare competente alla presenza della dirigenza della stessa azienda e dei vertici dell’amministrazione comunale, che analizzi e verifichi passo dopo passo le azioni che si intenderanno intraprendere per il salvataggio dell’importante azienda di trasporto pubblico della Città metropolitana».