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Edilizia sociale, interrogato Scopelliti

CATANZARO Sono iniziati nella giornata di martedì in Procura a Catanzaro gli interrogatori agli esponenti dell’ex giunta regionale guidata da Peppe Scopelliti indagati nell’ambito dell’inchiesta su…

Pubblicato il: 27/01/2015 – 18:50
Edilizia sociale, interrogato Scopelliti

CATANZARO Sono iniziati nella giornata di martedì in Procura a Catanzaro gli interrogatori agli esponenti dell’ex giunta regionale guidata da Peppe Scopelliti indagati nell’ambito dell’inchiesta sull’edilizia sociale. Davanti ai pm di Catanzaro titolari delle indagini, Domenico Guarascio e Fabiana Rapino, il primo ad essere stato ascoltato è stato l’ex governatore Scopelliti, accompagnato dal proprio difensore, l’avvocato Aldo Labate. Scopelliti ha risposto alle domande che gli sono state poste. A margine degli interrogatori l’ex governatore Scopelliti, su eventuali sviluppi delle indagini in corso, ha risposto: «Pensate al futuro della Calabria».
A essere interrogata è stata anche l’ex vice di Scopelliti, Antonella Stasi, accompagnata dall’avvocato Francesco Laratta. In serata il pm Guarascio ha anche ascoltato l’ex assessore al Bilancio Giacomo Mancini. È slittato a mercoledì, invece, l’interrogatorio dell’assessore all’Urbanistica Piero Aiello, impegnato in Senato col voto finale sull’Italicum.
Sempre nelle prossime ore saranno ascoltati pure Franco Pugliano, Francescoantonio Stillitani, Mimmo Tallini (ritornato in consiglio regionale con Forza Italia), Mario Caligiuri, Antonio Caridi (attuale senatore di Gal), Fabrizio Capua e Michele Trematerra. Tutti sono accusati di abuso d’ufficio nell’ambito di una ricostruzione dei fatti che coinvolge l’ex assessore regionale ai Lavori pubblici (oggi vicepresidente del Consiglio) Pino Gentile. Il nome di quest’ultimo, tuttavia, non è stato inserito nell’elenco degli indagati notificato agli interessati. Il fascicolo d’indagine ruota attorno all’annullamento del bando per la realizzazione di alloggi di edilizia sociale quando la graduatoria dei finanziamenti era stata già formulata e alla successiva pubblicazione di un nuovo bando, che ha stravolto la graduatoria emersa al termine della prima selezione. Ma all’attenzione dei pm ci sono pure alcune procedure preliminari, che hanno portato i magistrati a contestare un ulteriore abuso d’ufficio.
Secondo la Procura di Catanzaro si sarebbe proceduto all’annullamento del bando pubblicato nel 2008 dalla giunta Loiero quando tutte le caselle “strategiche” erano state coperte con persone di fiducia dell’esecutivo targato Scopelliti. Questo passaggio è avvenuto «quando – sostengono i pm – gli interventi erano stati già ammessi al finanziamento» e sulla base di una delibera di giunta «non inserita all’ordine del giorno e neanche sottoposta al vaglio della preventiva istruttoria da parte dell’ufficio di segreteria, in assenza di qualsivoglia ed esplicita ragione di urgenza o di rilevante interesse collettivo che ne legittimasse l’avocazione rispetto al competente dipartimento regionale».
Sotto la lente d’ingrandimento dei pm c’è anche l’operato della commissione che avrebbe suggerito l’annullamento del primo bando. Tutto ciò, secondo i magistrati, avrebbe arrecato «intenzionalmente ingiusti danni alle imprese risultate vincitrici in base alle graduatorie approvate ed ammesse al finanziamento tra cui la Gatto Costruzioni spa e la Edil Parco srl». I carabinieri, delegati all’indagine dalla Procura, già nei mesi scorsi hanno proceduto con l’audizione di alcune persone informate sui fatti.

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