CATANZARO L’ospedale Pugliese Ciaccio piegato dai recenti licenziamenti e dai tagli al personale. A lanciare l’allarme è Vincenzo Lacroce, segretario della Cgil Funzione pubblica di Catanzaro, in riferimento a una situazione che, afferma «è divenuta da molto tempo ingestibile per i dipendenti dell’ospedale catanzarese».
«Al Pugliese Ciaccio – fa sapere – sono partiti i licenziamenti sul personale che stava effettuando le sostituzioni maternità. Non bastavano le carenze di organico, ecco l’ultima scure che si abbatte su di noi. Le carenze di personale, tra l’altro con un atto aziendale fermo al 2008 – prosegue – si traducono in turni massacranti che minano la nostra stessa salute, e in gravissimi disservizi per i pazienti. Il numero dei lavoratori che “manca all’appello” al Pugliese Ciaccio di Catanzaro, è di cento medici, di cui ventidue direttori di struttura, e ancora centoottanta operatori, centoventi infermieri, dodici ostetriche, ventisei tecnici di laboratorio, venticinque tecnici di radiologia, quattordici fisioterapisti». «Sono – continua Lacroce – carenze pesantissime, ma come sempre tutto tace. Eppure non si taceva in campagna elettorale: ancora ricordiamo come in modo deciso il ministro Lorenzin avesse annunciato lo sblocco del turnover. Ora, finite le elezioni non si è più parlato nemmeno di possibilità di nuove assunzioni, ma in più l’azienda ospedaliera decide, e ci pare a dir poco inopportuno, di non prolungare le sostituzioni, anzi di avviare i licenziamenti, per quel personale che sostituisce le dipendenti in maternità, non appena si arriva al periodo stabilito dalla legge di cinque mesi. Nè la direzione generale, né quella medica, né la Regione, sembrano interessarsi alla salute dei propri cittadini».
«Dobbiamo aggiungere – conclude il rappresentante della Cgil – che, annunciando lo sblocco del turnover, si è preso in giro centinaia di pazienti che ogni giorno si rivolgono all’ospedale catanzarese per cercare assistenza. E che ingiustamente non la trovano. Sono stati presi in giro poi i lavoratori del Pugliese Ciaccio stremati da una situazione che va avanti da anni. Con turnazioni al limite dell’impossibile e reparti di importanza fondamentale retti da un solo infermiere in turno. La maggior parte di medici, operatori e infermieri, vogliamo infine ricordare, avanza in media 45 giorni di ferie».
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