Nicodemo Oliverio al governo: subito le risorse contro il dissesto

PETILIA POLICASTRO «Adottare tutte le misure urgenti per fronteggiare il gravissimo dissesto idrogeologico che sta investendo drammaticamente il territorio di Petilia Policastro». È quanto chiede in un’interrogazione il deputato del Pd Nicodemo Oliverio al presidente del Consiglio, al ministro dell’Ambiente e al ministro delle Infrastrutture. Oliverio domanda al governo «se non ritenga urgente approvare in maniera definitiva le disposizioni contenute all’articolo 40 del cosiddetto collegato ambientale per consentire agli enti locali di intervenire con tempestività e risorse nelle aree del Paese classificate a rischio idrogeologico elevato o molto elevato in cui ci siano situazioni di immobili realizzati abusivamente. L’articolo 40, dell’As numero 1676, “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”, introduce un meccanismo per agevolare, anche attraverso la messa a disposizione di risorse finanziarie (10 milioni di euro per l’anno 2014), la rimozione o la demolizione, da parte dei comuni, di opere e immobili realizzati abusivamente nelle aree del Paese classificate a rischio idrogeologico elevato o molto elevato, in assenza o in totale difformità del permesso di costruire. Una misura che lascerebbe grandi margini di intervento immediato alle realtà locali in materia di prevenzione».

«Il deputato del Pd – è detto in un comunicato – ha raccolto l’accorato appello del sindaco di Petilia Policastro, Amedeo Nicolazzi, e ha evidenziato al governo tutta la preoccupazione e le difficoltà che sta vivendo la comunità del centro della provincia di Crotone».

«La Calabria – afferma Nicodemo Oliverio – vive ormai da tempo e quotidianamente, problemi legati al dissesto idrogeologico e, in particolare, la provincia di Crotone rappresenta una delle zone del territorio italiano a più elevato rischio. In particolare, nel comune di Petilia Policastro si vive una situazione drammatica. Il movimento franoso è stato alimentato dalla pioggia delle ultime ore e l’area è interessata da gravi movimenti franosi recentemente riattivatisi e da cedimenti strutturali».