VIBO VALENTIA Fino a domenica sera dovevano essere addirittura in cinque mentre oggi, scaduti termini per la presentazione delle candidature, sono rimasti “solo” in tre a concorrere per le primarie del centrosinistra vibonese che si terranno il prossimo 22 febbraio. Dopo il ritiro del sindacalista dello Slai Cobas Gianni Patania è arrivata anche la repentina marcia indietro dell’avvocato Antonello Fuscà, dunque il candidato a sindaco di Vibo della coalizione sarà uno tra Antonio Lo Schiavo, Pietro Giamborino – sostenuto da Patania – e Francesco Colelli. Il primo è un giovane notaio, proviene dalla corrente del Pd che fa capo al deputato Bruno Censore e alle prossime consultazioni interne sarà appoggiato anche da Gianluca Callipo, giovane sindaco di Pizzo nonché ex candidato alle primarie per la scelta dell’aspirante governatore del centrosinistra; il secondo è stato consigliere regionale ed è sostenuto direttamente da Nicola Adamo; il terzo, 27enne, è il candidato sostenuto dal locale circolo di Sel. E se Colelli è l’outsider che potrebbe sfruttare l’elemento novità, è tutto da vedere l’esito della sfida tra Lo Schiavo e Giamborino: il giovane notaio sulla carta dovrebbe poter contare sulla forza dei numeri – a suo sostegno sono state depositate oltre 500 firme e, da ultimo, ha incassato il sostegno del segretario del circolo della frazione Piscopio, Giuseppe Cutrullà, e di quello di Vibo città, Stefano Soriano – mentre l’ex consigliere regionale ha la possibilità di raccogliere attorno a sé i consensi dei democrats che non hanno mai visto di buon occhio l’influenza del serrese Censore sul futuro politico della città.
s.pel.
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