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Salta l'assemblea del Pd

LAMEZIA TERME Molte questioni irrisolte e ancora più alto il rischio di gettare sale su ferite ancora troppo fresche. Per questo motivo il presidente del Pd calabrese Peppino Vallone, dopo un rapid…

Pubblicato il: 04/02/2015 – 15:23
Salta l'assemblea del Pd

LAMEZIA TERME Molte questioni irrisolte e ancora più alto il rischio di gettare sale su ferite ancora troppo fresche. Per questo motivo il presidente del Pd calabrese Peppino Vallone, dopo un rapido giro di consultazioni con i big del partito, ha deciso di rinviare a venerdì 20 febbraio l’assemblea regionale del partito. Ufficialmente lo slittamento è stato deciso per consentire al vicesegretario nazionale dei dem, Lorenzo Guerini, di partecipare all’appuntamento.

Molto più prosaicamente Magorno e soci hanno ritenuto opportuno spostare in avanti quella che aveva il sapore di una riunione ad alta tensione.  Sul tappeto c’è ancora lo strappo di Maria Carmela Lanzetta, che ha rifiutato di entrare in giunta regionale per la presenza di Nino De Gaetano. L’ex ministro agli Affari regionali da qualche giorno è tornata alla professione di farmacista nella “sua” Monasterace ma non per questo intende lasciare la politica. «Sono pur sempre una componente della direzione nazionale del Pd», va ripetendo a chi le chiede conto del suo futuro. E c’è chi giura che da questa postazione continuerà a far sentire la propria voce. Ma tra le questioni che agitano lo stato maggiore del Pd calabrese, sempre riguardo al “caso De Gaetano”, c’è la durissima presa di posizione del sottosegretario Delrio, che ha parlato di «scelte poche chiare» in riferimento alla nomina degli assessori regionali calabresi.

Accuse a cui il governatore Mario Oliverio ha risposto con decisione: «La legalità è sempre stata la bussola del mio agire in politica». Ora si tratta di verificare se la presa di posizione del sottosegretario di stanza a Palazzo Chigi è condivisa in qualche misura dal premier Matteo Renzi. Che finora, complice la partita del Quirinale appena conclusa, si è tenuta alla larga dalla questione, assicurando genericamente di «stare col Pd calabrese e con Mario Oliverio». A ciò si aggiunge il malcontento che persiste nell’area renziana del partito per il «poco coinvolgimento» nella compagine di governo regionale. 

A questo punto, la domanda che circola con più insistenza tra i colonnelli calabresi è la seguente: l’entrata a gamba tesa di Delrio nelle questioni calabresi è un’uscita estemporanea o rappresenta la sintesi di una posizione univoca? Per capirci: Renzi, Lotti e Guerini condividono il giudizio dato dall’ex sindaco di Reggio Emilia, politicamente molto legato a Maria Carmela Lanzetta? L’assemblea del 20 dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) servire a sciogliere soprattutto tale nodo gordiano. 

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