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Fondi Ue, Graziano: «Inaccettabile la riduzione del 50%»

REGGIO CALABRIA «Dal governo centrale e dall’Ue arriva un’altra stangata allo sviluppo del Meridione, in particolare, della Calabria. I fondi comunitari e i rispettivi cofinanziamenti statali desti…

Pubblicato il: 05/02/2015 – 13:48
Fondi Ue, Graziano: «Inaccettabile la riduzione del 50%»

REGGIO CALABRIA «Dal governo centrale e dall’Ue arriva un’altra stangata allo sviluppo del Meridione, in particolare, della Calabria. I fondi comunitari e i rispettivi cofinanziamenti statali destinati al Sud, infatti, saranno ridotti del 50%. Un atto gravissimo al quale finora nessuno, purtroppo, ha opposto resistenza». È quanto afferma, in una dichiarazione, il consigliere regionale della Casa delle Libertà Giuseppe Graziano. «È l’ennesimo provvedimento antimeridionalista – prosegue – varato dal governo Renzi con il quale si è abbattuto per un importo pari a 7,4 miliardi di euro il cofinanziamento nazionale ai fondi strutturali europei per la Programmazione 2014-2020, destinati a Calabria, Campania e Sicilia. Auspichiamo un segnale chiaro di attenzione da parte delle istituzioni centrali: chiediamo che sia istituito il ministero del Mezzogiorno che si occupi di individuare le criticità delle regioni del Sud, sostenendole con misure mirate. Da qui, la necessità di un fronte comune che travalichi i colori e le appartenenze politiche. Iniziamo a dare un segnale forte e positivo a tutti i calabresi, che ormai da troppo tempo attendono il cambiamento».

Secondo il consigliere regionale della Cdl, che è anche componente dell’Ufficio di presidenza del Consiglio, «il processo di sviluppo economico e infrastrutturale, che dovrebbe permettere alla nostra regione di raggiungere l’obiettivo convergenza, e di mettersi al pari dell’Europa, rischia, di fatto, di subire un pauroso stop. È un vero e proprio atto di violenza quello che è stato perpetrato e che mira a sopprimere ogni possibilità di sviluppo della nostra regione. Ovviamente, anche in questo caso non siamo immuni da colpe per l’incapacità dimostrata, non più in là del recente passato, nel non aver saputo sfruttare a pieno la grande risorsa dei fondi 2007-2013, ritornati per quasi il 50% nelle casse dell’Europa. Ma il problema concreto e attuale, rispetto al quale ancora nessuno ha sollevato obiezioni, è il meccanismo perverso, silente, attivato dal governo Renzi, probabilmente il più antimeridionalista dell’Italia repubblicana, per affossare definitivamente l’economia e la crescita del Sud».

«Per questo, chiedo al presidente Oliverio – dice ancora Giuseppe Graziano – di avviare un’azione comune, al di là dei colori politici, per salvare la nostra terra dall’incertezza del futuro. Insieme, battiamoci perché il flusso dei canali di finanziamento non sia ridotto drasticamente e affinché, partendo proprio dall’obbligatorio raggiungimento di questo risultato, venga istituito il ministero del Mezzogiorno. Rinnoviamo l’appello al presidente Oliverio e all’intera maggioranza di centrosinistra affinché, sulla questione del taglio dei finanziamenti al Sud e alla Calabria, si alzi una cortina difensiva e s’imponga al governo di rivedere i suoi piani scellerati che mettono a repentaglio lo sviluppo dei nostri territori».

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