LAMEZIA TERME La denuncia è pesante e getta ombre sulle procedure seguite in consiglio regionale durante la scorsa legislatura. Spiega Giuseppe Caputo, ex rappresentante di Forza Italia a Palazzo Campanella: «Qualcosa non torna sulla nuova legge elettorale che abbiamo approvato. Nella versione che abbiamo approvato non si parlava certo dell’esclusione del miglior perdente tra i candidati alla presidenza».
La storia è nota: grazie a un codicillo inserito nel nuovo testo, da questa legislatura non c’è più spazio per il candidato a governatore che arriva secondo. Questo è il motivo per cui Wanda Ferro, a differenza di quanto accaduto negli anni passati con Nuccio Fava, Sergio Abramo e Agazio Loiero, non ha conquistato lo scranno solitamente riservato nell’Astronave al leader dell’opposizione. Ferro spera di avere buone notizie dal Tar, che nei prossimi giorni esaminerà il suo ricorso.
Chi non ha dubbi, invece, è Caputo: «Io non so chi è stato ma ho il sospetto che il testo sia stato modificato ad hoc da qualche “manina” esperta. Sarebbe utile se la Procura della Repubblica competente acquisisse le registrazioni audio e video della seduta in cui abbiamo approvato la nuova legge elettorale. Io credo che sia stato commesso un abuso grande quanto il mare». Così, testuale. Una versione durissima, che l’esponente berlusconiano ha ripetuto anche davanti alle telecamere di Ten.
Insomma, non c’è pace per un testo che, nella sua versione originaria, prevedeva una soglia di sbarramento al 15% per le forze politiche non coalizzate. Il “Porcellissimum” in salsa calabrese, come venne ribattezzato sul Corsera da Gian Antonio Stella, venne impugnato dal governo Renzi. Di qui la necessità di approvarne una nuova versione, proprio per evitare la scure della Corte costituzionale. Nuova versione che non convince Caputo. Convinto come non mai che è arrivato il momento di fare chiarezza fino in fondo.
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