LAMEZIA TERME Ha avuto grande successo ieri l’inchiesta della Rai “Etica ad personam”, dedicata allo scandalo Calabria etica. Tv7, il rotocalco del Tg1, ha approfondito la vicenda legata alle centinaia di assunzioni realizzate dall’ente in house della Regione alla vigilia del voto del 23 novembre (qui il video completo, a partire dal minuto 28). L’inviato Riccardo Giacoia è andato a chiedere lumi direttamente all’ormai ex presidente della Fondazione (la società è stata commissariata due giorni fa dalla giunta regionale), Pasqualino Ruberto. Il prossimo candidato a sindaco di Lamezia, però, ha negato ogni accusa. Le decine e decine di contratti firmati in periodo elettorale? Tutto regolare: «Non potevo fermare l’attività della Fondazione solo perché c’erano le elezioni», ha detto Ruberto. Giacoia ha intervistato anche l’altro protagonista della “Questione etica”, l’ex assessore al Lavoro e attuale consigliere regionale Nazzareno Salerno. «Tutti i contratti sono all’insegna della regolarità amministrativa», ha spiegato. Per poi aggiungere: «Se poi c’è il consenso, ben venga». Il giornalista Rai ha visitato la redazione del Corriere della Calabria, le cui rivelazioni sono state decisive per lo scoppio dello scandalo. Giacoia ha anche parlato con i giovani collaboratori a progetto di Calabria etica. Uno di loro: «Per chi ho votato? Per Nazzareno Salerno». Qualcuno non ha voluto rispondere, altri hanno invece parlato del loro lavoro in Fondazione: «Ho un contratto di un anno, guadagno 900 euro al mese». L’inviato di Tv7 ha anche varcato il portone di Palazzo Alemanni, sede della giunta regionale. Il governatore Mario Oliverio, che ha proposto per primo il commissariamento di Calabria etica, è stato categorico: bisogna dare lavoro, ma nella legalità.
x
x