Ultimo aggiornamento alle 9:27
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Caos Aterp: si continua ad assumere

LAMEZIA TERME Pare siano stati parecchio movimentati gli ultimi giorni negli uffici di alcune Aterp calabresi. Qualcuno dei cinque commissari provinciali ormai decaduti, infatti, potrebbe averne ap…

Pubblicato il: 07/02/2015 – 17:27
Caos Aterp: si continua ad assumere

LAMEZIA TERME Pare siano stati parecchio movimentati gli ultimi giorni negli uffici di alcune Aterp calabresi. Qualcuno dei cinque commissari provinciali ormai decaduti, infatti, potrebbe averne approfittato per cercare di piazzare gli ultimi colpi prima di lasciare la guida delle aziende regionali che si occupano dell’edilizia residenziale pubblica. Ma non si tratta di atti che riguardano progetti per la costruzione di nuove case popolari o per la manutenzione di quelle già esistenti. Tutt’altro. Le ultime frecce scoccate dall’arco dei commissari riguardano selezioni e colloqui, assunzioni e incarichi. Posti di lavoro, insomma, che sarebbero stati elargiti anche nelle ore immediatamente precedenti alla riunione di giunta regionale con cui, giovedì scorso, è stata sancita la decadenza per commissari e revisori dei conti delle aziende provinciali.
Indiscrezioni piuttosto insistenti, confermate da fonti qualificate, raccontano che nella sede dell’Aterp di Vibo Valentia proprio giovedì scorso siano state avvistate diverse persone che si erano recate negli stessi uffici circa una settimana prima per effettuare dei colloqui di lavoro. La loro presenza negli uffici vibonesi, proprio nelle ore in cui a Palazzo Alemanni si stava decidendo di deporre i commissari, non era certo casuale, anzi sarebbe stata funzionale a predisporre i contratti in zona Cesarini. Una circostanza quantomeno singolare, che va ad aggiungersi alla decisione di comprare la sede vibonese, al costo di 2,8 milioni di euro, nel momento in cui era già pacifico – perché sancito dalla legge regionale 24/2013 – che le Aterp provinciali sarebbero state unificate in un’unica azienda regionale.
A Catanzaro sono stati più previdenti, perché per rinnovare una serie di contratti che erano stati attivati in precedenza non hanno aspettato l’ultimo momento: ci avevano pensato già a gennaio. Tutte queste spese, come rivelato dal Corriere della Calabria nei mesi scorsi, sono state affrontate attingendo ai fondi ex Gescal, un tesoretto da 150 milioni di euro accumulato con le somme – trattenute per anni dalla busta paga dei lavoratori dipendenti – che dovevano servire alla realizzazione di alloggi per famiglie svantaggiate, o alla ristrutturazione di edifici già esistenti, o al massimo per l’esproprio dei terreni su cui costruire nuove case popolari. Invece sono state usate per spese di ogni tipo e, ovviamente, per la distribuzione di prebende dal sapore clientelare. Tutto ciò è paradossale anche alla luce del fatto che il progetto attraverso cui erano stati ripartiti questi fondi è stato “sottratto” alle Aterp provinciali già il 30 ottobre scorso, quando con una delibera della giunta allora guidata da Antonella Stasi il «programma operativo nel settore politiche della casa» era stato accentrato in capo alla Regione. Ma ciò non ha impedito di continuare a spremere questi enti fino all’ultimo minuto utile.

 

Sergio Pelaia
s.pelaia@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x