Abramo completa la giunta tecnica

CATANZARO La montagna ha partorito il topolino. Dopo mesi e mesi di incontri, riunioni, calcoli e conti con il bilancino, Sergio Abramo ha nominato una nuova giunta. Anzi no, si è limitato ad aggiungere altri tre assessori a quelli già nominati circa un anno fa all’indomani dello scandalo “Catanzaropoli”.

Si tratta di Gianmarco Plastino, architetto, già responsabile del progetto sul nuovo lungomare di località Giovino, che da domani sarà anche delegato del sindaco per i Lavori Pubblici. Ad occuparsi del Patrimonio e degli Affari Generali, sarà una vecchia conoscenza di Palazzo de Nobili, cioè Filippo Mancuso, commercialista, già assessore al Bilancio nella breve giunta Traversa e nei primi sei mesi dell’attuale amministrazione Abramo.

Approda a Palazzo de Nobili anche Saverio Loiero. Avvocato, ex sindaco di Simeri Crichi, che risultò, nel 2011, il primo dei non eletti in consiglio comunale nella tornata elettorale che vide trionfare Michele Traversa. Da giugno 2012, per sei mesi, Scopelliti lo aveva scelto come consulente alla Regione Calabria. A lui, Abramo ha affidato la delega alle Attività Produttive.

Niente da fare, dunque, per Ivan Cardamone (Fi), che rimane Presidente del consiglio comunale anziché essere promosso a vice-sindaco con delega alla Cultura. È saltato, almeno per ora quindi, il passaggio di Marco Polimeni (Catanzaro da Vivere – Ncd) al posto dello stesso Cardamone.

Queste (piccole) manovre, sebbene servano a dare un assetto più organico dalla giunta di Abramo, potrebbero non bastare al sindaco del Capoluogo per avere i numeri bastevoli a governare. Lo strappo tra Mimmo Tallini e la coppia Giulio Elia-Tommaso Brutto conseguente alla mancata elezione di quest’ultimo alla guida della Provincia, pare ricucito, ma potrebbe non bastare. Per saperlo con certezza, bisognerà però attendere il prossimo consiglio comunale: l’assemblea, al momento, non sembra sarà convocata a breve, nonostante l’ultimo incontro tra sindaco e consiglieri comunali risalga, ormai, a circa cinquanta giorni fa.

Alessandro Tarantino

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