Riceviamo e pubblichiamo la lunga nota prodotta dall’ormai ex commissario straordinario dell’Aterp di Vibo Valentia, Antonino Daffinà:
La lingua italiana è bella perché consente di utilizzare parole precise per indicare fatti precisi ma talvolta la lingua italiana può essere strumentalizzata nel peggiore dei modi dando luogo a falsi allarmi e problemi e presunti scoop giornalistici che di vero non hanno neppure i presupposti di partenza.
Come commissario straordinario dell’Aterp di Vibo Valentia, che ha iniziato il suo cammino in questa azienda nel novembre 2011, il sottoscritto ha sempre fatto della coerenza e della trasparenza le linee maestre del proprio operare e lo dimostra il fatto che siamo stati tra i primi enti pubblici a pubblicare integralmente i testi di delibere, determine e decreti dando modo a chiunque di vedere e verificare cosa l’Aterp stesse facendo.
Con questi presupposti leggere le illazioni attinenti gli incarichi che, in continuità con il progetto originario avviato in piena condivisione con il dipartimento Lavori pubblici con delibera 90 del 9 maggio 2014, questo ente ha predisposto ma non ancora assegnato prima che suscitare lo sdegno dell’esponente politico genera la preoccupazione del cittadino che perde fiducia in chi, per sua missione professionale, dovrebbe perseguire la verità e non il clamore e l’allarmismo.
Detto questo, in riferimento al progetto di “Ricognizione, regolarizzazione giuridica, valorizzazione e gestione amministrativa del patrimonio immobiliare e del contenzioso delle Aterp” appare opportuno porre in essere alcune delucidazioni che possono tornare utili alla comprensione da parte di tutti della reale situazione esistente.
Il progetto in questione nasce a seguito della riforma delle Aziende territoriali per l’edilizia residenziale pubblica approvata dal consiglio regionale con la legge 24/2013. Una riforma che crea l’Azienda unica regionale trasformando le aziende provinciali in distretti (entità che quindi continueranno ad operare anche in futuro, motivo per cui, contrariamente a quello che pensa qualcuno, si giustifica il tanto contestato acquisto della sede che porta un evidente risparmio alle casse aziendali). L’accorpamento delle strutture gestionali delle cinque Aterp provinciali, ovviamente, non è una procedura che può essere conclusa senza gli adeguati accorgimenti e pertanto il dipartimento, individuando come ben strutturato il progetto proposto nel 2014 dall’Aterp di Vibo Valentia, ha dato il via alla ricognizione dei patrimoni delle cinque Aterp dando l’autorizzazione all’ente vibonese, per quanto di sua competenza, ad individuare il personale necessario all’esterno dell’ente e a reclutarlo con un contratto a progetto caratterizzato da scadenze ben precise e che in nessun caso può dar luogo ad una assunzione a titolo definitivo nella pubblica amministrazione.
Dato che l’Aterp non ha un bilancio pluriennale si è preferito procedere ad incarichi che esaurissero la loro efficacia al 31/12 di ogni anno di riferimento, pertanto la prima serie di contratti ha avuto inizio a luglio 2014 e si è concluso il 31 dicembre dello stesso anno. A gennaio 2015, visto il cambio di orientamento politico della Regione, abbiamo tergiversato nel proseguire con la seconda serie di incarichi anche alla luce delle indicazioni del dipartimento che in tal senso suggeriva una temporanea sospensione. Successivamente il 3 febbraio il dipartimento ha comunicato all’Aterp la ripresa del progetto dando il via libera al reclutamento del personale necessario.
E veniamo al personale. Appare senza dubbio una asserzione senza alcun fondamento quella per cui le persone scelte, che in base al regolamento della short list aziendale vengono individuate e valutate attraverso un percorso che prevede anche un colloquio con una commissione formata da dipendenti dell’ente e come tale scevra da aderenze politiche, sarebbero state individuate per favorire questo o quello schieramento politico in vista delle primarie del Partito democratico o addirittura delle elezioni comunali.
Tale affermazione è semplicemente falsa e sarebbe stato facile comprenderlo se solo si fosse fatto caso alla circostanza che la maggioranza delle persone coinvolte non è neppure residente a Vibo Valentia, pertanto non può votare né alle primarie del Partito democratico né alle elezioni comunali. Inoltre, cosa non di poco conto, il sottoscritto non è aderente al Partito democratico quindi non ha alcun interesse alle dinamiche interne a quel partito e alla sua coalizione. E d’altronde quale beneficio il commissario dell’Aterp avrebbe dovuto trarre da una ipotesi di questo tipo? Restare a guidare l’Ente? La cosa è talmente sbagliata che come noto l’esecutivo regionale ha dichiarato la decadenza di tutti i commissari, compreso il sottoscritto, nella seduta del 5 febbraio. Una decisione non ci aspettavamo così presto dato che l’incarico originario prevedeva una scadenza molto più lontana nel tempo ma, comunque, l’incarico ricoperto prevede che anche in prossimità della sua scadenza il commissario si adoperi nell’interesse dell’ente cercando di portare a compimento i progetti già avviati, ed è quello che in questo caso è stato fatto.
Riguardo i nominativi selezionati si rammenta che si tratta di persone che devono esplicare la loro attività secondo le proprie competenze professionali all’interno dell’ente ma la cui individuazione dipende dalle necessità dell’Aterp valutate dagli organi dirigenti. Il fatto che alcuni nominativi siano stati confermati ed altri no mette proprio in luce come il progetto, giunto ad una seconda fase, in questo momento necessitasse in alcuni campi di professionalità con caratteristiche settoriali diverse rispetto a quelle selezionate prima. Infine, come il regolamento delle short list, facilmente reperibile sul sito istituzionale dell’ente, mette in evidenza la scelta spetta insindacabilmente all’azienda.
In ultimo, vorrei solo rassicurare l’onorevole Pietro Giamborino circa il fatto che la politica, quella buona, lavora sempre per il bene del territorio ed è quello che dati alla mano l’Aterp di Vibo Valentia ha sempre fatto dal novembre 2011 ad oggi, e per quanto riguarda gli incarichi che lo preoccupano gli consigliamo di dormire sonni sereni visto che il suo congiunto, che era stato legittimamente selezionato per le sue competenze a luglio scorso, probabilmente, visto il lavoro già svolto, sarà riconfermato.
In chiusura vorrei che fosse chiaro che riteniamo che la decisione della giunta Oliverio di procedere ad un riordino degli incarichi para-regionali appare naturale e corretta, per quello che possiamo dedurre dalla storia personale del governatore siamo certi che laddove si è fatto un buon lavoro tale buona amministrazione sarà riconosciuta e noi siamo consapevoli di aver lavorato per quasi 4 anni (il management più longevo della storia dell’Aterp di Vibo) nel solco di una amministrazione funzionale, trasparente ed economicamente sana dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica.
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