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Ricerca, accordo tra Cnr e Fondazione Terina

LAMEZIA TERME Il presidente nazionale del Cnr, Luigi Nicolais, ha firmato stamane a Lamezia Terme un accordo di programma quinquennale con la Fondazione mediterranea Terina. «Vorremmo riuscire a cr…

Pubblicato il: 10/02/2015 – 18:38
Ricerca, accordo tra Cnr e Fondazione Terina

LAMEZIA TERME Il presidente nazionale del Cnr, Luigi Nicolais, ha firmato stamane a Lamezia Terme un accordo di programma quinquennale con la Fondazione mediterranea Terina. «Vorremmo riuscire a creare – ha detto Nicolais – un piano di sviluppo che si integri a tutta la Calabria. Si parte da questo accordo che non è di facciata, perché il cibo è una delle competenze su cui investire per rimanere competitivi nel mondo. Come Cnr abbiamo l’interdisciplinarietà per mettere in comunicazione diverse culture, scientifiche come umanistiche. Come ente di ricerca abbiamo una missione molto importante per il Paese, dobbiamo creare massa critica e lavorare con i giovani. Per questo c’e’ un rapporto strutturale con produzione dei servizi ed università. Si possono trasmettere conoscenze tramite le tecnologie applicate al mondo produttivo, ed in quest’ambito abbiamo molto investito in Calabria, con 200 ricercatori molti dei quali ubicati nell’Unical». Nel corso di una conferenza stampa, il presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, ha auspicato «una collaborazione sempre più intensa tra Cnr ed il mondo delle università. Si inizia con questo accordo quadro – ha aggiunto – che parte dalla precedente gestione della Fondazione, poi commissariata non come atto punitivo ma per riorganizzare con personale interno e non con “compari”. Il management che guiderà questi strumenti sarà così interno alla Regione, anche in realtà come Terina che avevano già portato risultati importanti». Per Oliverio, inoltre, «la Calabria ha nel settore agricolo uno dei principi portanti della Regione, sebbene sia avvenuto uno sviluppo con velocità inferiore rispetto al resto d’Italia. Oggi si impone per competere uno sforzo maggiore per stare all’altezza dei mercati mondiali, discorso che è ancora più di attualità nell’anno di Expo». Questo specie se si considera che «la ricerca non ha confini autarchici all’interno di un territorio, ma travalica i confini. Uno strumento come questo aiuta la nostra agricoltura a competere. Il futuro dello sviluppo parte guardando a tutta l’area del Mediterraneo, coinvolgendo tutte le istituzioni delle due sponde del mare. Ho chiesto a Renzi – ha concluso –, nella sua ultima visita alla Calabria, di riuscire a convocare un tavolo ad hoc su questo tema entro la fine del 2015». Parole, quelle di Oliverio, cui hanno fatto seguito le dichiarazioni di Antonio Scalzo, presidente del consiglio regionale, che ha evidenziato che «si potenziano attività già presenti in questo centro, importanti per tutto il settore agroalimentare ed anche sulla sicurezza ambientale e della salute dell’uomo. Far procedere di pari passo gli aspetti scientifici con quelli industriali va anche nell’interesse delle generazioni future, perché il lavoro di oggi avrà i suoi frutti nel futuro». Quindi, ha rimarcato che «la Fondazione Terina non è un carrozzone inutile, ma un fiore all’occhiello non solo lametino ma di tutta la Calabria nel settore della ricerca. Lo è ancora di più nell’anno dell’Expo, dando un modello di sviluppo sostenibile».

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