COSENZA Il ministero della Pubblica istruzione ha sospeso per 15 giorni, Michela Bilotta, dirigente scolastico del liceo scientifico “Fermi” di Cosenza. Il provvedimento le è stato recapitato nei giorni scorsi dal dirigente dell’ufficio scolastico provinciale. Secondo quanto si è appreso, la decisione del Miur sarebbe da collegare alla prima ispezione ministeriale, avvenuta a scuola lo scorso settembre dopo gli esposti di Flc Cgil, Cgil scuola e Uil scuola. Una seconda ispezione è ancora in corso. La querelle tra sindacati e la preside riguardava la proposta di “esternalizzare” le lezioni di educazione fisica, relegandole in una palestra privata. Ma si è poi allargata anche alle lezioni pomeridiane a pagamento, cioè da fare con il sostegno economico delle famiglie degli alunni. Un sistema che – spiegava la dirigente scolastica – serviva per far fronte alle difficoltà economiche della scuola. Ma per la Cgil questa procedura era anomala perché il regime dell’intramoenia non è previsto per le scuole italiane. Un’operazione che la Cgil definì “classista”. Da qui varie interrogazioni parlamentari, proposte ed esposti. La disputa si spostò nel Consiglio d’istituto e ha portato alle dimissioni di 11 componenti su 19. I sindacati mandarono poi al Miur un dossier sul “Fermi”. Negli esposti si sono poi aggiunte denunce di presunte minacce che la preside avrebbe rivolto al personale della scuola. Qualche giorno fa i deputati Bruno Bossio, Aiello, Bruno, Covello e Magorno hanno presentato un’interrogazione parlamentare al ministro della Pubblica istruzione in relazione alla «ostinata campagna di persecuzione che da tempo una minoranza sindacale conduce a danno della dirigente scolastico del liceo “Fermi” di Cosenza, Michelina Bilotta». In particolare i parlamentari evidenziavano il «rischio – è scritto in una nota – che il provvedimento disciplinare di sospensione della dirigente scolastico non sia suffragato da contestazioni fondate, ma è teso ad amplificare ipotesi tanto insussistenti quanto pretestuose e strumentali. Al ministro si chiede di assumere iniziative che riportino serenità nello svolgimento delle attività scolastiche, e venga respinto ogni tentativo di turbamento ambientale, anche a tutela dell’esercizio della delicata funzione pubblica dirigenziale che è chiamata a esercitare Bilotta».
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