Foti: «Orsomarso si esclude da solo»

ROMA «Non credo che sia interesse di qualcuno escludere dal gruppo di Forza Italia in consiglio regionale il consigliere Fausto Orsomarso. Ritengo tuttavia paradossale la situazione che si è venuta a creare visto che mentre da un lato il consigliere Orsomarso ha avanzato la sua richiesta d’iscrizione al gruppo di Forza Italia, dall’altro non ha mancato di manifestare serie perplessità in merito alla condivisione della linea politica del Partito tanto da non ritenere opportuno aderirvi né al momento della sua candidatura né della sua elezione». È quanto dichiara in una nota il viceoordinatore regionale di Forza Italia Nino Foti.

«Ritengo – prosegue Foti – quella emersa dal dibattito di questi ultimi giorni non una questione di metodi o di tecnicalità quanto di merito. Vero è che i burocratismi in un contesto come quello istituzionale hanno grande rilevanza, perchè mai come in queste circostanze la forma coincide con la sostanza, come del resto conferma l’assurda vicenda, che mi auguro non venga ulteriormente strumentalizzata come avvenuto oggi, relativa all’esclusione dal consiglio regionale della nostra candidata alla presidenza della Regione Wanda Ferro».

«Credo tuttavia che, al netto di questi aspetti, – aggiunge l’ex parlamentare forzista – il punto di vista del consigliere Orsomarso, che pretende di partecipare alla vita politica di Forza Italia, ma lascia in sospeso al momento il suo giudizio sulla sua iscrizione e sull’appartenenza al partito, sostenendo di non dover darne conto a nessuno, sia quantomeno ingeneroso. Ingeneroso nei confronti di quanti in questo progetto politico ci credono davvero, di tutti quei dirigenti e militanti che sui territori si sono sempre impegnati fra mille difficoltà, anche in questa travagliata campagna di tesseramento a più riprese sollecitata e sostenuta capillarmente anche dal nostro presidente. Ingeneroso nei confronti dei candidati, anche non eletti, che già al momento della sottoscrizione della candidatura alle ultime elezioni regionali hanno contribuito a supportare economicamente l’attività del Partito, ma soprattutto di quanti sin dall’inizio di questa avventura nel 1994 e nella seconda vita di Forza Italia partita nell’autunno del 2013, hanno compiuto una scelta di cuore non di interessi, a fianco del presidente Berlusconi e nel rispetto di quei valori che da sempre costituiscono la struttura portante del nostro partito».

«Nessuno vuole negare le difficoltà che in questo momento stiamo attraversando – prosegue il vicecoordinatore di Forza Italia – ma non è ammissibile che le stesse possano costituire un alibi per chi ha intenzione di fare il doppio gioco. Trovo poi, se mi è consentito, di cattivo gusto il riferimento del consigliere Orsomarso al numero dei propri consensi ottenuti nel corso della scorsa tornata elettorale, la storia di Forza Italia non credo meriti di essere raccontata attraverso questo registro contenutistico. Forza Italia, prima di essere un movimento politico è un gruppo, una comunità nata e cresciuta con l’impegno e il sacrificio del nostro presidente Berlusconi e di tanti che in questo progetto hanno visto una speranza di rinascita con un’identità ben precisa e marcata anche se al momento questa ricostruzione può sembrare anacronistica e lontana dalla realtà».

«È chiaro infatti che – conclude Foti – anche per via degli errori commessi, non sempre tutto va come si vuole, ma l’orgoglio e il senso d’appartenenza del popolo dei moderati devono essere comunque tutelati e difesi. Ci pensi bene pertanto il consigliere Orsomarso e si faccia un esame di coscienza. Vedrà che qualcuno a cui deve dar conto del suo atteggiamento forse c’è»