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La replica della Provincia: «Nessuno spreco»

COSENZA «Nessuno spreco di denaro pubblico, né nessun atto illegittimo. Il segretario del Pd cosentino Luigi Guglielmelli sa bene di dire il falso sulla dotazione della pianta organica della P…

Pubblicato il: 14/02/2015 – 17:16
La replica della Provincia: «Nessuno spreco»

COSENZA «Nessuno spreco di denaro pubblico, né nessun atto illegittimo. Il segretario del Pd cosentino Luigi Guglielmelli sa bene di dire il falso sulla dotazione della pianta organica della Provincia di Cosenza». Risponde così l’Ufficio di presidenza della Provincia di Cosenza alle accuse di presunte irregolarità sulle posizioni organizzative all’interno dell’ente.
«Le posizioni organizzative che erano già in essere – spiegano ancora dalla presidenza della Provincia – si continuavano a pagare con le aliquote molto alte previste dalla passata amministrazione. Noi invece abbiamo voluto ridisegnare l’organizzazione, innanzitutto diminuendo il costo di ciascuna posizione amministrativa e avendo in mente l’obiettivo di dare più efficienza alla macchina burocratica. Questo anche alla luce del fatto che molti dirigenti stanno andando in pensione e la legge di stabilità non consente di sostituirli se non ricorrendo a incarichi ad interim. Se non avessimo adottato tali misure, la macchina burocratica si sarebbe inceppata e non avrebbe continuato a funzionare in maniera ottimale, così come da indicazioni del presidente Mario Occhiuto».
«Ricordiamo inoltre che le posizioni organizzative sono bandite a condizione che permangano le deleghe; se le deleghe dovessero essere, in seguito, trasferite alla Regione, le posizioni cesserebbero di esistere e quindi non ci sarebbe più nessun aggravio per l’amministrazione».
«Ma non si può assolutamente affermare che la Provincia, attualmente, stia perpetrando alcuno sperpero e a dirlo, in maniera inconfutabile, sono i numeri: i dirigenti sono passati da 21 a 16, e di questi 5 sono coperti da interim e le posizioni sono passate da 123 a 93. Quindi, come è evidente, c’è stata una diminuzione sia nel numero del personale, sia una ulteriore diminuzione nel costo di ogni singolo dirigente».
«Quindi, non c’è assolutamente nessun aggravio di 200mila euro, come sostiene falsamente Guglielmelli, ma addirittura una riduzione di costi, rispetto alla passata amministrazione, di ben un milione e 600mila euro».

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