COSENZA «Del Comune unico si discute ormai da almeno un ventennio, quasi sempre alla vigilia di consultazioni elettorali o di eventi politici particolarmente significativi, senza la continuità necessaria a trasformare l’idea in un fatto. Se il dibattito continua a essere incentrato intorno a ipotesi e progetti di semplice collaborazione amministrativa (protocolli d’intesa, unione dei comuni) rinunciando all’ambizione di voler realizzare un progetto di ampio respiro, il rapporto tra i comuni dell’area urbana sarà esposto, ancora una volta, a condizionamenti umorali e interessi contingenti che, inevitabilmente, faranno infrangere anche le migliori intenzioni sulla facciata dei rispettivi campanili». Lo afferma, in una nota, il presidente dell’associazione politico-culturale “Io partecipiamo”, Piero Minutolo, ex sindaco di Cosenza.
«Occorre – aggiunge – pensare a una fase più avanzata e feconda che ci conduca fuori dalla logica dell’ordinaria amministrazione. E’ stato già evidenziato sin dal lontano 1994 e ripetuto a più riprese nel 1997 e nel 2003 che Cosenza, Rende e Castrolibero, sia dal punto di vista dell’assetto territoriale che delle relazioni economiche, sociali e culturali, non sono tre città ma una città amministrata da tre enti locali che spesso hanno guardato verso obiettivi diversi se non antitetici. Questo paradosso va superato realizzando un’unica istituzione di governo locale, articolata in un consiglio comunale con compiti di programmazione del territorio e dei servizi e in tre municipi (Cosenza centro, Rende e Castrolibero) dotati anch’essi di organi eletti a suffragio universale diretto cui affidare la gestione della quotidianità (scuole, manutenzione, verde, servizi sociali, beni culturali, impianti sportivi, tempo libero, lavori pubblici, igiene) nonché la conservazione e valorizzazione delle tradizioni culturali delle comunità originarie. L’associazione “Io partecipiamo” ritiene che le dinamiche e i desiderata dell’area urbana si possano interpretare compiutamente e trasformare in un’incisiva azione di governo soltanto se si saprà consegnare il pensiero e il progetto del domani a una nuova entità politico-amministrativa in grado di coordinare e traghettare un territorio ancora più vasto ( da Montalto a Piano Lago e dalle Serre alla Presila) verso orizzonti di sviluppo. Anche dai sondaggi effettuati in passato è emerso che la stragrande maggioranza dei cittadini interpellati si è manifestata favorevole alla città unica. Riteniamo, pertanto, non solo che i tempi siano maturi ma che la mancata realizzazione della fusione dei tre Comuni abbia provocato inadeguatezze nella programmazione del territorio e notevoli disagi al sistema infrastrutturale e dei servizi».
Per Minutolo, «tanto per fare qualche esempio, oggi, sul tema del diritto dei cittadini alla mobilità, non sarebbe insorto alcun conflitto di competenza tra il Consorzio dei trasporti e i comuni di Cosenza e Rende e, di conseguenza, i mezzi dell’Amaco avrebbero potuto raggiungere senza ostacoli l’università; il viale Parco di Cosenza e Rende non si sarebbe realizzato in tempi diversi e senza quella indecorosa discontinuità del tracciato in prossimità del confine tra i due comuni; la programmazione urbanistica dell’area urbana avrebbe potuto puntare maggiormente sul recupero del patrimonio edilizio esistente a scapito della realizzazione di nuovi edifici, con notevoli vantaggi per i cittadini in termini di qualità della vita. D’altra parte anche la legislazione nazionale incentiva, ormai da molti anni, la fusione degli enti locali assegnando al nuovo comune, per 10 anni consecutivi, un contributo straordinario pari al 20% dei trasferimenti erariali attribuiti a ciascuno dei comuni facenti parte della fusione. L’associazione “Io partecipiamo” propone infine, che, prima dell’indizione in tempi brevi di un indispensabile referendum consultivo intercomunale, venga costituita una Consulta rappresentativa dei tre consigli comunali, dell’Unical, delle forze sociali, di movimenti e associazioni culturali e del volontariato che individui procedure, percorsi, tempi e iniziative per la realizzazione del Comune unico ed elabori una bozza di statuto del nuovo Comune da sottoporre all’approvazione delle assemblee elettive di Cosenza Rende e Castrolibero».
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