COSENZA “Fa un certo effetto leggere sulla stampa interventi di un Pd bacchettone sulla gestione finanziaria degli enti locali. Come tutti i cittadini ricorderanno, i conti degli enti locali, su tutti quelli del Comune di Cosenza, nei periodi di governo di centro sinistra non hanno brillato certamente sotto l’aspetto del contenimento e della razionalizzazione della spesa”. Lo afferma, in una nota, il coordinamento di Forza Italia di Cosenza. “Nonostante nel decennio che ha preceduto l’attuale amministrazione cittadina – aggiunge il coordinamento – i livelli di spesa a carico delle casse comunali siano stati a dir poco esorbitanti, di opere realizzate per la popolazione se ne sono viste ben poche. Senza parlare del mancato utilizzo dei fondi europei, soluzione cardine per il finanziamento delle opere cantierate nel capoluogo brutio. La Provincia di Cosenza è un ente che ha ben 400 milioni di indebitamento di soli mutui pregressi e deve farsi carico di una rata di circa 35 milioni più la quota di interessi passivi di diversi milioni di euro (tutte somme a carico dei cittadini). Si tratta di uno degli enti più indebitati d’Italia, un caso record a livello nazionale per incidenza relativa dei costi del personale negli anni passati e record nazionale (fonte Sole 24 Ore) di esuberi (oltre 500). Tutta colpa delle politiche clientelari a caccia di consensi per ogni futura elezione, non certo riconducibili all’attuale gestione (in carica da soli 4 mesi). Per tali ragioni e nel rispetto dei principi costituzionali di equilibrio di bilancio e di sostenibilità del debito, ignoti ad una fetta manageriale di centro sinistra, l’attuale amministrazione provinciale ha ridotto le spese di gestione del personale rispetto al passato (diminuendo di circa due milioni l’anno la spesa complessiva sulla dirigenza rispetto a quella di prima). Anche al Comune di Cosenza l’amministrazione Occhiuto ha ridotto consistentemente la spesa del personale (circa 5 milioni all’anno) e lavora oggi con meno della metà circa delle persone impiegate (da 1500 a 610). Quindi se proprio si vuole parlare di immoralità sulle gestioni degli enti in Calabria i numeri parlano chiaro, e le parole possono servire solo per le mistificazioni. Consigliamo pertanto al Pd locale di concentrare le proprie forze non verso lotte tese ad assaltare le diligenze degli enti locali ma a convincere il proprio premier ad investire seriamente in politiche di rilancio per il mezzogiorno e a diminuire la pressione fiscale, divenuta ormai insostenibile soprattutto per i cittadini calabresi”.
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