Colelli: «Garanzia giovani grande opportunità per Vibo»

VIBO VALENTIA «Il piano europeo Garanzia giovani, che in Calabria prevede un investimento di circa 110 milioni di euro (70 milioni finanziati dallo Stato, 40 dalla Regione), può essere una delle maggiori occasioni per combattere la disoccupazione e l’emigrazione giovanile nella città di Vibo Valentia». È quanto afferma in una nota Francesco Colelli, candidato di Sel alle primarie del centrosinistra in vista delle prossime elezioni comunali.
«Con questo piano la Regione Calabria, nei prossimi mesi, potrebbe inserire nel circuito del mondo del lavoro circa 49mila giovani di età compresa tra i 15 ed i 29 anni. Secondo le nostre stime – prosegue Colelli – nella sola provincia di Vibo Valentia tale investimento riguarderebbe 4000 persone, 800/1000 dei quali dei quali nel solo Comune capoluogo (a tal proposito l’amministrazione dovrebbe immediatamente adoperarsi affinché si apra uno “sportello” ad hoc). È lampante il fatto che l’occasione non va assolutamente persa, poiché è sotto gli occhi di tutti che le vittime principali di questa ormai decennale crisi siano stati i giovani. Con questi soldi – aggiunge l’esponente di Sel – si potranno portare avanti tutta una serie di misure, quali ad esempio l’orientamento, l’apprendistato, bonus occupazionali per le imprese, il sostegno all’auto-imprenditorialità ecc.
Siamo convinti che tali risorse vadano spese nella direzione dei bonus occupazionali per le imprese e il sostegno all’auto-imprenditorialità, con un particolare occhio di riguardo per le quelle che sono le cooperative giovanili».
«La nostra idea di cooperativismo giovanile – spiega ancora il candidato alle primarie – si rifà sicuramente al modello della cooperativa Kairos di Pizzo, quindi un tipo di auto-imprenditorialità che si rivolge alla tutela, alla valorizzazione, e alla promozione del patrimonio artistico e culturale presente a Vibo Valentia. Per fare un esempio, con questi finanziamenti si potrebbero costituire cooperative gestenti piccole biblioteche all’interno dei parchi urbani, o cooperative gestenti il patrimonio immobile in disuso del Comune, per trasformarlo in luoghi di cultura e per i giovani (vedi palazzo Gagliardi e la nostra proposta di ubicarvi una pinacoteca o un università popolare).
Per fare un altro esempio, con il Garanzia giovani, si potrebbe creare un mini “Bollenti Spiriti”, sulla falsa riga del programma della Regione Puglia di recente premiato dalle autorità Europee».