CATANZARO La Corte d’assise d’appello di Catanzaro ha condannato a 18 anni e sei mesi reclusione Aldo De Marco, accusato di aver assassinato il 17 gennaio del 2011 a Spezzano Albanese, nel Cosentino, Domenico Presta, 22enne, figlio dell’allora latitante Franco Presta. Pena ridotta rispetto al primo grado che aveva comminato a De Marco 24 anni di carcere in primo grado. Per l’imputato è caduta l’aggravante della premeditazione. L’omicidio avvenne al culmine di una lite tra De Marco e Presta, che sarebbe scaturita per l’utilizzo di un parcheggio nel centro di Spezzano Albanese davanti alle loro attività commerciali. Un mese dopo l’omicidio di Domenico Presta, il 16 febbraio del 2011, a San Lorenzo del Vallo, nell’abitazione del fratello di Aldo De Marco, Gaetano, morirono in un agguato la moglie e la figlia, Rosellina Indrieri, 45 anni, e Barbara Indrieri, di 26, mentre riuscirono a salvarsi il figlio di 24 anni, Silos, e lo stesso Gaetano De Marco, che al momento dell’irruzione dei killer dormiva nella stanza da letto. Ma il 7 aprile del 2011 Gaetano venne ucciso mentre era alla guida della sua auto.
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