“È giusto che il dottor Carlo Calabrò chieda ai consiglieri regionali, sulla base della relazione Mosella, di assumere personale esterno qualificato. Meno giusto è che lo stesso segretario generale prenda solo ciò che gli conviene dalla medesima relazione. È suo dovere licenziare il personale illegittimo assunto senza concorso, ma Calabrò fino ad ora è stato in religioso silenzio”. Lo afferma, in una nota, il segretario generale Confail, Claudio Giannini.
“Perché? Perché – aggiunge – la massima autorità burocratica del consiglio regionale utilizza a suo piacimento la relazione Mef? Perché non manda a casa dirigenti e giornalisti senza titoli che costano milioni di euro annui? Lo sa Calabrò che se queste cose dovessero risultare vere egli rischierebbe di pagare un danno erariale cospicuo? Lo sa che i vecchi amministratori della Camera di commercio di Cosenza sono stati condannati a rifondere l’erario di 80 mila euro per una semplice consulenza legale? E che accadrà alla Regione se la Corte dei conti riterrà valida la relazione Mosella?”.
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