“Ceralacca”, chiesti 27 rinvii a giudizio

REGGIO CALABRIA Sono 27 le persone per cui il pm reggino Matteo Centini ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta “Ceralacca”, che punta a far luce su un giro di appalti milionari che secondo l’accusa sarebbero stati pilotati attraverso un sistema ben collaudato. Secondo la Procura reggina, l’associazione a delinquere guidata da Giuseppe Bagalà sarebbe stata in grado di aggirare la legge e decidere direttamente la destinazione di appalti pubblici gestiti dalla Provincia di Reggio e dalla Sorical. I bandi in questione, infatti, finivano sempre per essere assegnati alle aziende in qualche modo riconducibili ai Bagalà. Nella prime fasi dell’inchiesta si scoprì addirittura come alcuni degli indagati si fossero introdotti di notte negli uffici dell’amministrazione provinciale, per poter scoprire le offerte delle imprese concorrenti e presentare offerte migliori. Un sistema che, ovviamente, prevedeva la partecipazione attiva di funzionari pubblici.
Oltre a Bagalà, le richieste di rinvio a giudizio avanzate dall’accusa al gip di Reggio riguardano: Giuseppe Bagalà; Carmelo Bagalà; Francesco Bagalà; Giuseppe Bagalà; Mario Italo Torresani; Domenico Lamonica; Antonio De Clariti Stresa; Luigi D’Amico; Francesco Bagalà; Massimo Siciliano; Isidoro Gagliardi; Luigi Cosentino; Marianna Montirosso; Maria Rosa Barranca; Giuseppe Riccio; Giulio Francesco Giovanni Ricciuto; Pietro Salvatore Teti; Francesco Cianflone; Andrea Romano; Nicola Pelle; Beniamino Murdaca; Franco Santagada; Francesco Mingodaro; Francesco Bagalà; Vicenzo Bagalà; Antonio Scaramuzzino.