Non è certo tenero il Corriere della Sera con il sindaco di Cosenza. Secondo il quotidiano di via Solferino le autorità bruzie «prima di avventurarsi su certi terreni farebbero bene a dare una ripassata ai libri». E se la città è «colta, gentile e di radicate tradizioni culturali», di contro chi la amministra ha dato sfoggio di una superficialità «figlia di un imbarazzante vuoto educativo, perfino peggiore di eventuali simpatie neonaziste». Il caso, com’è noto, riguarda la scelta di utilizzare addirittura Heinrich Himmler come testimonial in una brochure da portare alla Bit di Milano. Al gerarca nazista i redattori del depliant sono arrivati parlando di Alarico, il re dei Visigoti che secondo una controversa leggenda sarebbe stato sepolto nel letto del Busento, proprio a Cosenza. «È il 1937 – si legge nel depliant che, secondo quanto annunciato dal sindaco Roberto Occhiuto, verrà ristampato per rimediare alla figuraccia – l’anno della massima diffusione del mito di Alarico, quando si stringono i rapporti fra l’Italia fascista e la Germania nazista: sarà proprio Heinrich Himmler, capo delle S.S. naziste, ad avviare una campagna di scavi che non porterà ad alcun risultato concreto». Il tutto corredato dalla foto di uno dei più spietati e sanguinari gerarchi al servizio di Adolf Hitler. Mentre c’è già chi, come i vertici locali di Ncd, approfitta dello scivolone del Comune per chiedere le dimissioni di Occhiuto. E dal canto suo il primo cittadino parla di «una valutazione inopportuna del grafico».
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