CATANZARO «Come parlamentare e come medico credo che la situazione deficitaria della sanità calabrese, in termini di carenza di organico, non sia più sostenibile. È urgente che l’avvenuto sblocco del turnover a livello centrale si traduca nell’espletamento delle procedure selettive, poiché immettere circa 260 tra medici e infermieri negli ospedali avrebbe un effetto dirompente». Lo afferma, in una nota, il senatore Giovanni Bilardi, coordinatore regionale vicario Ncd Calabria. «Penso sia anche opportuno – prosegue – che il governo proceda alla nomina del nuovo commissario per il Piano di rientro. Non abbiamo mai posto veti sulle persone, ma chiediamo solo che si faccia in fretta. Riteniamo anche che si debba programmare una fase residuale di commissariamento per tornare, nel giro di dodici mesi, alla normalità. I pazienti e gli operatori sanitari condividono la sofferenza della patologia da un lato e dell’impotenza dall’altro. Diversi colleghi hanno sviluppato malattie cardiovascolari attribuibili allo stress inumano cui sono sottoposti. Siamo riusciti a vincere la battaglia dello sblocco delle assunzioni ma i tavoli burocratici tengono tutto fermo da novanta giorni. È una situazione inaccettabile».
«Ci interessa che venga nominato immediatamente il commissario – conclude Bilardi – ma ci interessa di più che pazienti e operatori escano dal ghetto attuale. Non è tollerabile che dirigenti medici debbano addirittura preannunciare uno sciopero per fare arrivare la loro voce a Roma. Si agisca subito. Siamo già fuori tempo massimo».
GALATI: NEGLIGENZE DEL GOVERNO
Sulla questione sanità torna pure il deputato di Forza Italia Pino Galati. «Pochi giorni fa – spiega – ero intervenuto sul mancato sblocco del turnover nella sanità in Calabria. Avevo ritenuto degno di biasimo l’intervento del ministro Lorenzin che nel mese di novembre, a ridosso delle regionali, aveva annunciato lo sblocco delle assunzioni entro il mese di gennaio 2015, puntualmente non verificatosi».
«Ho sottolineato e ribadisco – aggiunge il parlamentare – che si è trattato di un comportamento irrispettoso dell’intelligenza e della dignità dei cittadini non meritevoli di atteggiamenti di tale portata. Oggi la situazione degli ospedali calabresi è al collasso, basti pensare a quanto sta accadendo all’Annunziata di Cosenza, al Giovanni Paolo II di Lamezia Terme e in altri centri calabresi dove gli operatori sanitari sono costretti a fare gli straordinari con turni insostenibili a danno della loro salute e di quella dei cittadini costretti a sopportare tali disagi. Qualunque piano di rientro non può assolutamente tollerare una situazione simile, né è ammissibile quanto accaduto per il “Centro cuore” di Reggio Calabria mai entrato in funzione». «Non è accettabile – prosegue Galati – che dopo tre mesi dalle elezioni regionali non sia stato nominato il commissario ad acta per il Piano di rientro, come non è accettabile che il governo continui a eludere i problemi reali della comunità calabrese e pensi esclusivamente a far quadrare i numeri sulle riforme, ma, soprattutto, non è accettabile che i cittadini vedano prevaricati i loro sacrosanti diritti sulla tutela della salute sopportando inspiegabilmente colpe non proprie. A breve presenterò un’interrogazione, occorre una dura presa di posizione, non è più sopportabile consentire ritardi o negligenze da parte del governo».
x
x