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Usura, in manette a Livorno un 69enne di Rizziconi

LIVORNO È stato arrestato stamani dai carabinieri di Livorno per usura, Michelangelo “Mike” Fedele, 69 anni di Rizziconi, al quale nel novembre 2014, al termine dell’operazione “Mike Real estate”, …

Pubblicato il: 19/02/2015 – 11:49
Usura, in manette a Livorno un 69enne di Rizziconi

LIVORNO È stato arrestato stamani dai carabinieri di Livorno per usura, Michelangelo “Mike” Fedele, 69 anni di Rizziconi, al quale nel novembre 2014, al termine dell’operazione “Mike Real estate”, furono sequestrati beni per oltre 4 milioni di euro e gli fu applicata la misura di divieto di dimora nella provincia di Livorno. Il provvedimento di arresto è stato eseguito dai militari su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip, per il pericolo concreto che l’uomo possa reiterare il reato e avvicinare le vittime dell’usura. La misura è aggravata anche dal divieto di comunicare con persone diverse dai familiari conviventi. Fedele, secondo indagini di carabinieri e guardia di finanza, avrebbe prestato denaro a tassi usurai (solitamente pari al 100%) attraverso un meccanismo apparentemente lecito: i prestiti erano infatti dissimulati con preliminari di vendita di uno o più immobili di proprietà di chi aveva richiesto il denaro, facendo figurare la somma prestata come caparra e prevedendo la restituzione del doppio della caparra, oppure inserendo una penale come clausola dell’eventuale recesso. Nella maggior parte dei casi accertati dai militari, le vittime, non riuscendo a restituire il prestito entro i termini, finivano con il perdere la proprietà della loro abitazione che veniva così acquisita illecitamente da Fedele nel proprio patrimonio. Già negli anni ’90 “Mike” Fedele, considerato almeno all’epoca vicino al clan calabrese dei Piromalli, fu coinvolto in un’inchiesta della Dda di Firenze per un vasto giro di usura nel Livornese promosso da un’organizzazione di cui era punto di riferimento e che era collegata alla ‘ndrangheta. Nel 1983 Fedele fu mandato in soggiorno obbligato a Donoratico (Livorno), dove diventò residente.

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