REGGIO CALABRIA «Ieri sono andato in Egitto, non ho portato nessuna lettera. Mi definiscono “postino” sui giornali, mestiere particolarmente importante, ma non ho portato nessuna lettera. Sono andato in rappresentanza del governo italiano per esprimere vicinanza e solidarietà dopo la decapitazione di 21 cristiani copti egiziani». Lo ha detto il senatore Marco Minniti, sottosegretario di Stato e Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, intervenendo stamani al convegno sul tema “Intelligence&Università – Mediterraneo Area strategica per la sicurezza nazionale” all’Università di Reggio Calabria.
«Uno dei miei interlocutori – ha rivelato Minniti – mi ha fermato con la mano, mi ha detto “non si dispiaccia, non dica 21 cristiani copti, come non dica nemmeno 21 musulmani, hanno ammazzato 21 egiziani”. Voleva dire – ha aggiunto Minniti – una cosa fondamentale, non consentiamo a nessuno di essere identificati per la vocazione religiosa. È molto importante che ci sia un pezzo grande dell’Islam che faccia questo ragionamento – ha osservato il sottosegretario – la lotta di Is non è la lotta contro le altre religioni, è una lotta contro il vero volto dell’Islam».
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