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Tar Calabria, inaugurato l'anno giudiziario: «Segnali positivi»

CATANZARO Questa mattina, con una cerimonia inaugurale nella sede catanzarese del tribunale amministrativo, ha avuto ufficialmente inizio l’anno giudiziario del Tar Calabria. Assente per motiv…

Pubblicato il: 21/02/2015 – 12:36
Tar Calabria, inaugurato l'anno giudiziario: «Segnali positivi»

CATANZARO Questa mattina, con una cerimonia inaugurale nella sede catanzarese del tribunale amministrativo, ha avuto ufficialmente inizio l’anno giudiziario del Tar Calabria. Assente per motivi di salute il presidente del Tar, Guido Salemi, la cerimonia inaugurale è stata introdotta dal presidente della seconda sezione Salvatore Schillaci, alla presenza del procuratore generale Raffaele Mazzotta, del presidente del consiglio regionale, Tonino Scalzo, e del presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno. Nella sua relazione, il giudice Schillaci ha sottolineato come «sotto il profilo quantitativo, il bilancio del Tar va ritenuto molto soddisfacente. In particolare, mette conto rilevare per la definizione del contenzioso è stato raggiunto e superato l’obiettivo istituzionale del 2%; in particolare si ha che nel 2014 i ricorsi pervenuti sono stati 2.155, quelli definiti 5.294 e quelli pendenti 12.096. Tutto questo nonostante la  carenza di personale che attualmente ammonta a 14 unità più il dirigente, rispetto ad una pianta organica di 21 unità più il dirigente».

Tra i pronunciamenti significativi del Tar calabrese, Schillaci ha menzionato la «sentenza 716 del 12/05/2014 con cui si è avuta una delle prime applicazioni della normativa di cui alla legge 215/2012 in materia di rappresentanza di ambo i sessi nelle liste elettorali. La Sezione ha ritenuto legittima l’esclusione di un candidato da una lista a seguito della modificazione del rapporto di rappresentanza tra uomini e donne». Da segnalare anche l’attività del Tar in merito alla fissazione di una data per le elezioni regionali: con ordinanza n.472 del settembre scorso, infatti, il tribunale amministrativo “a fronte delle dimissioni del presidente della giunta regionale e dell’inerzia degli organi regionali competenti, è stato affermato l’obbligo del vice-presidente della giunta regionale (Antonella Stati, ndr), di provvedere all’indizione delle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale e per l’elezione del presidente della giunta”». Di particolare attualità e attinenza alla recente situazione del Comune di Catanzaro, ad esempio, la sentenza (4/2015) con cui «il Tar Calabria ha chiarito che in caso di mancata attuazione della normativa di cui all’art. 1, comma 137, della legge 56/2014 con cui si stabilisce che “nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%”, il sindaco è tenuto a dare conto, con adeguata motivazione, dell’istruttoria eseguita al fine di reperire, nella società civile del bacino territoriale di riferimento, idonee personalità di sesso femminile».

Tra gli obietti che il tribunale amministrativo calabrese perseguiti nel 2014, ha spiegato ancora Schillaci, c’è l’implementazione del sistema informativo, dando così attuazione alla disposizione che prescrive l’uso del mezzo telematico per le comunicazione e le notifiche di segreteria. Inoltre, c’è l’impegno, entro il 30 giugno prossimo, ad implementare l’utilizzo della firma digitale per raggiungere l’informatizzazione integrale del processo.Nella relazione, ha trovato spazio, infine, anche una menzione speciale per i magistrati Nicola Durante e Germana Lo Sapio, che nei mesi scorsi sono stati protagonisti di stage e collaborazioni con le più alte istituzioni europee.

Alla cerimonia sono intervenuti anche gli avvocati Giuseppe Iannello, presidente dell’Ordine distrettuale degli Avvocati, Silvia Coppari, rappresentante del Consiglio di presidenza della Giustizia Amministrativa, Giovanni Ricchiuti, componente del direttivo dell’Associazione nazionale magistrati amministrativisti, Oreste Morcavallo, presidente del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Cosenza, Claudia Parise, rappresentante dell’Associazione giovani amministrativisti e Roberto Colica, presidente della sezione catanzarese dell’Associazione nazionale forense. Nelle relazioni degli intervenuti, ampio spazio è stato riservato all’elevato numero di cause in cui il Tar è stato chiamato a pronunciarsi su giudizi di ottemperanza nei confronti di amministrazioni pubbliche, tanto che il Tar, secondo Iannello, è «l’unica barriere contro le illegittimità degli atti e dei comportamenti non conformi alla legge da parte della pubblica amministrazione».

Inoltre, tema ricorrente tanto nell’analisi della giustizia ordinaria che in quella amministrativa, è la carenza di organico, in media quantificabile attorno al 15% ma che, previsionalmente, si attesterà attorno al 20% alla fine del 2015 a causa dei pensionamenti.

Alessandro Tarantino

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