COSENZA Il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha disposto l’applicazione del regime detentivo speciale, previsto dall’articolo 41 bis dell’ordinamento penitenziario, nei confronti di Mario Gatto, 46 anni, considerato elemento di vertice della cosca Lanzino-Ruà di Cosenza, arrestato lo scorso mese di novembre dai carabinieri prima che si rendesse irreperibile. Gatto è stato conseguentemente trasferito dalla casa circondariale di Voghera (Pv), dove si trovava, a quella di Spoleto (Pg).
Il provvedimento, secondo quanto reso noto, rientra nell’ambito di una precisa strategia investigativa posta in essere dai carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Cosenza e dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro al fine di scongiurare contatti fra i capi delle organizzazioni criminali con i sodalizi di appartenenza. In questo contesto altri cinque provvedimenti analoghi hanno riguardato, negli ultimi mesi, altrettanti esponenti di spicco della criminalità cosentina: Francesco Patitucci, 54 enne, elemento di vertice della cosca Lanzino-Ruà, ristretto nella casa circondariale dell’Aquila; Nella Serpa, 60 enne, elemento di vertice dell’omonima cosca, ristretta sempre nella casa circondariale del capoluogo abruzzese; Adolfo D’Ambrosio, 48 anni, altro elemento di vertice della cosca Lanzino-Ruà, detenuto pure all’Aquila; Maurizio Rango, 39 anni, indicato come uno dei capi della cosca Rango/Zingari detenuto a Novara; Franco Bruzzese, 48 enne, elemento di spicco della cosca Rango-Zingari, detenuto ad Ascoli Piceno.
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